Il programma 2021 con i concerti di musica classica dal vivo di Bologna Festival è già pronto e la sovrintendente, Maddalena Da Lisca, sente "il desiderio di annunciarlo al pubblico, ma le attuali condizioni di chiusura delle sale fino a tempo indeterminato ci inducono alla prudenza". Per questo motivo, l'associazione Bologna Festival, che aderisce all'associazione italiana attività musicali (Aiam) chiede "con forza che si riaprano al pubblico le sale da concerto, adeguate ai protocolli d'accesso che garantiscono la ripresa in sicurezza, come per molte altre attività considerate di prima necessità".
Fino a quando, domanda Da Lisca, "un Paese civile non vorrà ritenere la cultura un bene di prima necessità?". Per questo motivo, anche Bologna Festival, sostiene l'iniziativa nazionale di Aiam 'Abbonato Abbandonato' che da' la parola direttamente a chi, oltre agli artisti che non possono lavorare da mesi, e' stato privato della musica e della cultura: i cittadini, da anni abbonati e affezionati clienti dei teatri e delle sale concerto.
Da oggi e per i prossimi 115 giorni (tanti quanti sono le associazioni nazionali rappresentate da Aiam, ndr), sui canali social dell'associazione saranno pubblicate delle brevi pillole video in cui ben 115 affezionati spettatori di concerti di musica dal vivo da tutta Italia chiederanno a gran voce che venga 'restituito' al più presto il diritto di tornare in un teatro o in una sala concerto. "Oggi- scrive Aiam presentando la campagna- con tutti i teatri e auditorium chiusi per legge, è giunto il momento di cedere la parola agli spettatori, veri orfani del sollievo, della cura e della forza che la musica, vissuta in sicurezza, puo' dare ben più di tante merci privilegiate nel pensiero strategico della politica italiana".
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