domenica 11 ottobre 2020

Lo spettacolo dal vivo (musica e teatro) promuove la famiglia di qualunque genere ( da La Repubblica, di Mauro Balestrazzi)

 Un lato positivo l’ha avuto anche il lockdown: rivelare il forte legame che c’è fra il pubblico e molte istituzioni culturali. Il sovrintendente della Toscanini, Alberto Triola, ha detto che due abbonati su tre hanno aderito alla campagna #iorinuncioalrimborso.

A loro la Fondazione Toscanini ha dedicato ieri sera il primo appuntamento della nuova stagione: un concerto particolare nella Sala Gavazzeni, una specie di incontro fra amici, come segno di gratitudine per la solidarietà raccolta in un momento così difficile.

Protagonisti di questa serata la violinista Francesca Dego e Daniele Rustioni, direttore d’orchestra per l’occasione dirottato al pianoforte, alle prese con un programma raffinato che comprendeva la Sonata op. 12 n. 1 di Beethoven, Souvenir d’un lieu cher di Cjakovskij, Tzigane di Ravel.

Dego è un autentico talento del violino e Rustioni, un direttore che non ci dispiacerebbe poter ascoltare in un’opera al Regio, pare aver riscoperto il pianoforte nel lungo periodo di forzata inattività. I due sono una coppia anche nella vita ed era evidente il piacere di suonare assieme, oltre a quello di potersi finalmente esibire davanti a un pubblico, ancorché ridotto nel numero.

Con tutte le limitazioni del momento (distanziamento, mascherine, gel, eccetera), ne è uscita una serata piacevolissima, di caloroso scambio, come appunto un incontro fra amici che non nascondono il piacere di ritrovarsi, e nello stesso tempo di alto livello artistico. Moltissimi gli applausi, ripagati con la Méditation dalla Thaïs di Massenet.

Francesca Dego e Daniele Rustioni, protagonisti anche del primo concerto della stagione della Filarmonica Toscanini.

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