Oggi in Italia si festeggia il patrono, San Francesco, in onore del quale Bergoglio ha voluto assumere il nome di papa Francesco, primo nella storia. E Assisi, uno dei luoghi più belli ed affascinanti del pianete diventa l'ombelico d'Italia. Dove ogni anno si ritrovano le massime autorità e sindaci di molte città, chiamativi dai Frati del Sacro Convento, dove loro prontamente accorrono.
Finita nella basilica superiore la cerimonia religiosa, ha luogo sul loggiato del Convento la cerimonia laica, alla quale partecipa anche il premier ff. Conte.
Il quale, per grazia ricevuta da Francesco, ha riavuto la parola che da quando abita a Palazzo Chigi sembrava aver perduto ( che l'avesse o meno prima di insediarvisi non ci è dato sapere). E, se fino a ieri non ha voluto parlare da vice premier ff. di premier - anche perché parla ogni giorno ed anche più volte al giorno la coppia di giovanotti che governa il paese - dichiarando che l'azione del governo che in questi giorni è al suo primo traguardo impegnativo, con la preparazione della Legge finanziaria, si ispira al messaggio di San Francesco. andare verso i deboli per aiutarli ed anche verso i poveri per vestirli e sfamarli.
Poteva fermarsi qui e parlare d'altro - come del resto ha sempre fatto ogni volta che qualcuno ha tentato di inchiodarlo alle sue responsabilità ufficiali, per le quali risponde la coppia di giovanotti - ed invece ha praticamente illustrato la Legge di stabilità che ora, con il Documento di programmazione economica, giunge per la prima volta in Paramento e a Bruxelles (non sappiamo ancora se con numeri certi, perché ancor stamattina c'è discordanza di cifre fra le dichiarazioni radiofoniche di Di Maio e Salvini: ci sono due miliardi di Euro che ballano ancora fra Legge Fornero e 'reddito di cittadinanza', in un gioco idiota ma confuso di 'tira e molla').
All'ombra di San Francesco Conte ha riacquistato la parola ed ha illustrato come, non aveva fatto finora, la prossima legge finanziaria, ritenendo che il pubblico degli ascoltatori televisivi fosse oltre che più ampio di quelli che solitamente lo stanno a sentire e prendono seriamente le sue affermazioni, prima di sentire la coppia che governa di fatto, scambiando la tv come la terza camera - seconda è quella di Bruno Vespa.
Intanto registriamo come Conte, in pellegrinaggio al santuario di Francesco, ha attenuto la grazia di parola, che neanche Pio da Pietrelcina di cui è devoto, gli aveva dato. Non sappiamo se la manterrà, o se la girerà alla coppia di premier per i quali semmai il vero miracolo sarebbe perderla, la parola.
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