Due fatti recenti raccontano che per l'Italia le cose si stanno mettendo male, e che il Governo del Cambiamento, l'unico cambiamento che sembra stia producendo nel paese è in peggio.
Sorvoliamo sulle nomine Rai dove i due contrattisti stanno giocando a 'braccio di ferro'. Noi ti abbiamo fatto passare Foa - dice Spaccone-Di Maio a Bullo-Salvini, ora tu devi concederci che alla direzione del Tg1 arrivi Paterniti, da noi proposta, altrimenti scordati che il tuo candidato per il Tg2 Sangiuliano abbia il nostro appoggio. E sorvoliamo anche sui criteri secondo i quali Bullo-Salvini giudica l'idoneità della Paterniti, come anche il criterio con il quale sempre Salvini ha scelto Sangiuliano, e chiede anche una promozione per il capo degli autori della trasmissione della sua compagna, la bella Eloise, che non sembra andare tanto bene.
Della Rai è chiaro che non frega molto al premier Conte e al ministro Tria, azionista di maggioranza della Rai, i quali lasciano che i due si trastullino con il giocattolino dell'informazione pubblica e della cultura italiana. Che però tanto giocattolino davvero non è, perché come vanno dicendo spesso, hanno da cambiare una Rai che reputano 'antigovernativa' , e che in fondo si sentono più protetti fra le braccia di Mediaset: indimenticabile Di Maio e la D'Urso avvinghiati come innamorati, e lui che da lei si sente più a casa che in Rai. E del resto non faceva che imitare il suo sodale che in Russia, dove era andati in pellegrinaggio d Putin, aveva detto che lì si sentiva più a casa che in molti paesi europei.
Sorvoliamo su tutto questo che è già troppo difficile mandar giù, e concentriamoci su due fatti.
Il primo riguarda il ministro Tria, al quale questo governo sta facendo fare la figura dell'idiota servo di due padroni, e lui che non si ribella. Chissà perché. Il ministro, in una intervista apparsa su Famiglia cristiana ha dichiarato di non voler commentare le volgarità e le minacce (ma anche altro) contenute in quella dichiarazione di Rocco Casalino resa pubblica dai cronisti cui era riservata, ma che doveva restare segreta (come il segreto di Pulcinella). Pronta la replica sia di Conte che di Di Maio a Tria. Conte ha confermato la 'fiducia' al suo portavoce, e Di Maio ha chiarito che ciò che Casalino aveva detto, in privato, rappresenta la posizione pubblica ed ufficiale del Movimento Cinquestelle, che si può riassumere nella sconfessione dell'operato del Ministero, dove subito dopo la manovra molte teste cadranno, anche contro il parere di Tria.
Insomma sia Conte che Di Maio hanno detto chiaramente al Ministro del Tesoro, il dicastero più importante ed ora anche il più delicato dell'intero governo: stai zitto, lavora e non rompere, qui comandiamo noi!
Il secondo, invece, vede riproporre il 'sistema Foa' al caso 'Olimpiadi invernali', che avrebbe dovuto vedere insieme Torino-Milano-Cortina e che invece ha visto sfilarsi Torino, per il parere contrario dell Appendino, in linea con l'attendismo del Movimento che, temendo di sbagliare, preferisce non agire, disimpegnandosi da qualunque iniziativa venga proposta. Ora la Appendino si è pentita amaramente, ma non lo dice, e vuole convincere gli elettori della sua giusta scelta. E purtroppo gli elettori credono alla sua bugia, in ragione di quella sua faccia pulita e degli occhioni chiari sgranati, oltre che per la parlantina fluente.
Ma forse più della Appendino, che non vuole pubblicamente confessare se stessa. è Chiamparino che volendo ridiscutere la partecipazione di Torino alle Olimpiade, offre alle due città candidate l'utilizzo degli impianti torinesi, sperando che la collaborazione si estenda anche oltre l'offerta degli impianti.
Insomma Torino si è sfilata per decisione della Appendino, la quale poi si è pentita e per questo è stata più criticata che appoggiata. La candidatura perciò è stata circoscritta alle due altre città, ma ora la Appendino , sebbene non apertamente, vorrebbe che anche nel suol caso venisse appliacto il 'sistema Foa', il quale venne ricandidato, dopo la prima bocciatura della Vigilanza ed eletto, con una farsa parlamentare nella medesima commissione, presidente Rai. Insomma la Appendino vedrebbe bene Torino come una delle tre città della Olimpiadi invernali alle quali l'Italia si è candidata. E se la spericolata manovra era riuscita a Bullo-Salvini perché non dovrebbe riuscire a Faccia d'angelo-Appendino? Ma non ci poteva pensare prima?
Potremmo anche prendere in considerazione un terzo caso, lo facciamo sinteticamente. Dopo la morte della sedicenne a Roma, Salvini è andato a San Lorenzo, a promettere, profittando schifosamente della tragica fine di quella giovane vita spezzata per la sua campagna elettorale - come del resto ha fatto altre volte - che tornerà lì con le ruspe, per abbattere quell'isola di illegalità, nella quale, come in altre, vivono e trafficano miserabilmente gli extracomunitari. Ed ha dichiarato che chi occupa abusivamente case o spazi lui li caccerà. Qualcuno, gli ha fatto notare che anche i suoi compagni - ci si passi l'uso oltraggioso di questo termine - di Casa Pound, da una quindicina d'anni occupano ABUSIVAMENTE un grande stabile a Roma, dalla parti della Stazione Termini, una zona franca, dove alcuni giorni fa le forze di polizia non sono potute entrare perchè quelli di Casa Pound hanno fatto muro. Capito Salvini? Sì, che ha capito, ed ha anche risposto: non è fra le nostre priorità, mandar via gli amici di Casa Pound, ve ne sono altre che vengono prima di questa. Per le ruspe di Salvini non c'è più benzina nè guidatore davanti all'illegalità di Casa Pound che in quel palazzone ha messo il suo quartier generale e gli alloggi di alcune famiglie dei capi.
Grande è la confusione sotto i cieli d'Italia
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