- Ferrovie dello Stato in aiuto di Alitalia
La proposta viene, come tante altre dal parlatore seriale, Giggino, altrimenti noto come Spaccone-Di Maio. Più che una semplice proposta è un progetto già all'attenzione del governo. ne sono a conoscenza ministri e sottosegretari, ma on ne sa nulla Tria, ministro del Tesoro che, forse, dovrebbe essere messo almeno al corrente di quanto si sta per fare. Lui se ne lamenta e la coppia di contrattisti gli risponde: si legga il contratto, lì c'è scritto che vogliamo Alitalia compagnia di bandiera. E quando è stato assunto al ministero anche lui ha sottoscritto il contratto. Contratto o non contratto, il vero problema è un altro.
Per quale ragione Ferrovie dello Stato ha sentito il bisogno, ed ha preso l'iniziativa, autonomamente sì'intende, di correre in aiuto di Alitalia, manifestando il suo interesse ad entrare, insieme ad altri partner istituzionali (i cui vertici la coppia di contrattisti ha già rinnovato, mettendoci generali senza colpe e senza paura!) nel capitale della compagnia?
Giustamente ma forse inutilmente, proprio ieri, Severgnini, faceva notare che prima di pensare ad Alitalia, Ferrovie dello Stato dovrebbe sistemare le cose in casa. Solo l'attuale Ad di ferrovie non conosce la vergognosa situazione del trasporto di persone e merci su rotaia in Italia? Metta prima in ordine le cosa in casa e poi, semmai, pensi a dare consigli e soldi ad altri.
-Riace. La vendetta di Salvini
L'esperimento positivo di accoglienza migranti nel piccolo comune calabrese di Riace è ben noto e va avanti da molti anni. Fino ad oggi, quando Salvini, irritato per la condanna della sua politica che quell'esperimento di fatto costituisce, coglie l'occasione dell'arresto del sindaco, a causa di alcune irregolarità amministrative, per smantellare tutto.
E così invia decreto 'ingiuntivo' - come molti auspicano che un giorno, con nuove elezioni, raggiunga il titolare del Viminale e gli ordini di sloggiare - per svuotare quello SPAR (Sistema di Protezione richiedenti Asilo e Rifugiati ) ordinando che i rifugiati che hanno trovato a Riace una seconda patria, secondo i moltissimi giornali che hanno visitato la cittadina nel corso di questi anni ( ma sono tutti bugiardi e venduti al nemico dell'Italia, come dice Bullo-Salvini, detto anche 'il nero') lascino la cittadina, con effetto immediato. TRrveranno asilo in altro SPAR. Quale e come? A Salvini, 'il nero' non importa. Lui vuole solo cancellare un esperimento positivo di accoglienza ed integrazione, per il terrore che in Italia nascano cento mille altri Riace.
-Autocertificazione valida per vaccinazioni, ma non per mense scolastiche e libri
Gli esponenti politici appartenenti alla onlus umanitaria della Lega di Salvini, che hanno sopttoscrito con i compari dei Cinquestelle la validità delle autocertificazioni sulle vaccinazioni per l'iscrizione e la frequenza scolastica - fottendosene di eventuali dichiarazioni false, che metterebbero in grave pericolo la salute dei bambini e perfino la tesa vita in casi particolari, non accettano l'autocertificazione di genitori di famiglie di migranti per l'accesso alla mensa o l'ottenimento gratuito di libri scolastici per la scuola d'obbligo, ma non l'accettano (fa testo il Comune di Lodi e qualche zona del Veneto o forse la stessa Regione), per la mensa ed i libri di testo. Dai migranti si pretende anche una certificazione da richiedere ai paesi d'origine riguardanti eventuali beni immobili posseduti. Certificazioni difficilissime se non impossibili da ottenere. Così hanno disposto i compari della onlus umanitaria del 'Governo gialloverde'.
-Elisa Isoardi, donna dell'anno
La bella, giovane conduttrice televisiva, Elisa Isoardi, che si è impossessata della cucina della burrosa ex padrona di casa, la quale però fra breve tornerà sui teleschermi con 'Portobello', è stata proclamata dall'ONU, donna dell'anno. Ed è anche fra le candidate al Nobel per la pace (televisiva), che passa sopra anche i flop conclamati; e sempre per la pace, ma umana e cristiana, in considerazione del fatto che lei, 'bella Eloise' sta con lui, 'bestia Salvini', senza lamentarsene.
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