La monnezza e le buche stradali emergenza n.1 di Roma, sotto l'amministrazione Raggi: un capitolo ancora aperto con l'annuncio di una soluzione non prima di una anno per la monnezza, da parte di AMA ; e per le buche, da poco concluso il censimento, ora si provvederà, sempre il complotto generale verso l'amministrazione Cinquestelle allenti la morsa. E nel frattempo?
L'approvvigionamento idrico, per la quota parte prelevata dal Lago di Bracciano (l'8% del fabbisogno cittadino) emergenza n.2. Per ora l'emergenza non è del tutto scongiurata, ma solo rimandata. Il governatore Zingaretti dopo la prima ordinanza che azzerava il prelievo a partire da ieri, con una nuova ordinanza ha rimandato l'azzeramento al 1 settembre. I tecnici fanno notare che ciò è impossibile perché la chiusura potrebbe causare danni alle tubature ancora maggiori di quelle già esistenti. il problema gli esperti di idraulica l'avevano suscitato anche dopo il precedente annuncio della Raggi di chiudere tutti i nasoni della città. Perché non pensare ad installare rubinetti a tutti i nasoni? E perché, intanto, non riparare tutte le perdite che ogni giorno i cittadini, ai tecnici segnalano in città, dove sovente si formano pozzanghere d'acqua senza che l'ACEA intervenga prontamente? E nel frattempo? Speriamo che giove pluvio si faccia sentire, questa volta, con una certa costanza e consistenza. Altrimenti a fine agosto saremo di nuovo nell'emergenza idrica.
L'ATAC, con le clamorose dimissioni del direttore generale Rota, emergenza n.3. Questa terza emergenza, nel giro di pochi mesi, ha dell'incredibile. Il manager tecnico chiamato da Milano per le sue riconosciute capacità in aprile, riceva le deleghe dal presidente solo a giugno. ai primi di luglio fa presente alla sindaca che la condizione di ATAC è fallimentare - oltre un miliardo di debiti, casse vuote, mancanza di fondi anche per acquistare i pezzi di ricambio dei mezzi, stipendi del personale in forse ecc...
lei gli chiede di pazientare assicurandogli solidarietà e comprensione e stima professionale. Ma nulla accade. Allora Rota presenta le dimissioni e con una intervista al Corriere denuncia la situazione drammatica dell'azienda. Gli si rivolta contro un luminare della scienza dell'amministrazione, Stefano - con l'accento sulla 'a' - che gli imputa la mancata cacciata dei dirigenti. Rota non ci sta e gli risponde per le rime: perchè quel consigliere con l'accento sulla 'a' ha brigato tanto per far assumere da Rota un'azienda amica? E, perchè - lo scrivono oggi i giornali - i dirigenti ATAC nell'ultimo esercizio si sono spartiti oltre due milioni di Euro come premio produzione? Di debiti!
Che aspetta la Raggi a levarsi di torno, visto che il complotto del mondo intero contro di lei e contro il movimento Cinquestelle non si può sventare?
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