In un paese in cui gli incendi, specie d'estate - che a detta delle forze dell'ordine e della stessa magistratura sono quasi sempre dolosi, ma i cui colpevoli non si acciuffano mai e quando li si acciuffa, passano poche notti dietro le sbarre, ma poi vengono liberati per consentire loro di riorganizzarsi per l'estate successiva - sono all'ordine del giorno , e dove questa estate particolarmente calda e senza precipitazioni stanno distruggendo milioni di ettari di bosco e macchia mediterranea, in questo paese non ci poteva essere riforma più insensata di quella a firma Marianna Madia - la 'madonna' che comunque non spegne gli incendi - che ha cancellato il corpo dei Forestali facendoli confluire in buona parte nell'Arma dei carabinieri (oltre seimila) ed in minima percentuale( alcune centinaia) nei Vigili del fuoco. Forse si voleva dare un monito alla Sicilia, regione particolarmente infestata dagli incendi dolosi in queste settimane, dove i forestali sono alcune decine di migliaia.
Ma forse la ministra non ha pensato al fatto che oltre gli uomini in Italia sono carenti anche i mezzi per far fronte agli incendi estivi, a dispetto di ciò che va predicando il ministro Galletti che poi è costretto a chiedere ai paesi vicini aerei da adibire allo spegnimento degli incendi.
Incuranti della gravità dei problema si da vita al solito balletto di cifre, ma che non riguardano gli incendi, che sono drammatiche, bensì i mezzi. Dice il ministro e il capo della Protezione civile che noi abbiamo mezzi sufficienti, forse è vero, ma è altrettanto vero, come vanno lamentando le forze dell'ordine dedicate che sono inservibili, perché non ci sono pezzi di ricambio ecc...
Ma poi c'è un altro problema che l'accorpamento ha creato. I Forestali confluiti nell'Arma dei carabinieri non possono svolgere azione di spegnimento degli incendi, perché spettano ai vigili del fuoco, anche quelli che erano addestrati, quando il corpo dei Forestali era in vita, a spegnere gli incendi; e la stessa cosa vale per quelli confluiti nei Vigili del fuoco. Insomma i Forestali che avevano una professionalità, confluiti nei carabinieri e nei Vigili del fuoco devono apprendere una nuova professionalità. E questo non sarebbe grave, se non vivessimo in un paese a rischio incendio continuo.
Insomma dei Forestali possiamo fare a meno, abbiamo i mezzi per fronteggiare gli incendi, ma il paese brucia.
Poi per la repressione degli incendi dolosi c'è l'altro annoso problema. Una volta scoperti, raramente, i colpevoli vengono condannati a pene detentive irrilevanti, come se la loro azione non fosse assimilabile al terrorismo, seppure di natura ecologica ed ambientale. Fino a quando i colpevoli non verranno individuati e non verranno puniti con pene severissime - giacché mettono a rischio e talvolta uccidono persone, e distruggono l'ambiente- gli incendi in Italia non potranno diventare storia passata.
A noi tutti, oggi, non resta che pregare Dio che il fuoco non lambisca le nostre case, e implorarlo perchè mandi la pioggia ( ma in quantità moderata perché altrimenti ci toccherà poi pregarlo anche per non allagare il paese) tanto i forestali non ci sono più, e i vigili del fuoco nonostante la loro eroica azione, non sono sufficienti a spegnere gli incendi e l'Italia continua a bruciare.
P.S. Sulla inesistente, ma millantata telefonata del cinquestelle Di Maio alle autorità francesi per domandare l'invio in Italia dei loro aerei antiincendio, c'è stata la secca smentita ufficiale delle autorità francesi: dal sig. Di Maio non abbiamo ricevuto nessuna telefonata; abbiamo risposto invece alla richiesta di aerei pervenutaci dalla Protezione civile italiana. E così lo sbruffone è stato messo a tacere!
Nessun commento:
Posta un commento