venerdì 14 luglio 2017

Il Vigile urbano di Sanremo - Il professore della Sapienza - Il notaio dei Parioli: esempi di eroi negativi

Tre eroi negativi che la recente cronaca ha messo in vetrina, loro malgrado, ma per loro colpa; altrimenti sarebbero rimasti, come tantissimi altri, sepolti dalla ordinarietà dell'esercizio della loro professione.  Senza eccezione per due di essi che svolgevano una professione di un certo prestigio sociale, quella di professione universitario e quella notarile.

Il vigile in questione è quello del Comune di Sanremo che la tv ha immortalato mentre in mutande timbrava il cartellino che è stato licenziato in tronco. Lui si è giustificato dicendo che aveva  nello stesso luogo casa e bottega e perciò aveva risparmiato tempo , il tempo di mettersi i pantaloni, visto che sarebbe dovuto rientrare nella casa ufficio.
 E' in attesa di processo, e  spera che il giudice capisca la vera situazione e lo riabiliti. Intanto aggiusta ferri di stiro ed altro in una sua officina messa su per l'occasione per tirare avanti.

Il professore è  Vincenzo Mastronardi, titolare alla Sapienza del master in 'scienze criminologiche forensi', sospeso dal suo incarico per due mesi. Cosa ha fatto per meritarsi questa sanzione - meritata anche a parere del TAR del Lazio? Invitò a parlare il comandante - 'dei miei stivali' - Francesco Schettino, quello  del naufragio della sua nave Costa Concordia. E avrebbe forse proseguito  invitando Riina a parlare di mafia e Senese , capo dell'omonimo clan, a parlare di narcotraffico, che lui dirige anche dal carcere dove è rinchiuso.dunque un vero eroe!

 Il notaio, infine. Un notaio pare molto noto che ha il suo studio ai Parioli, quartiere bene di Roma. Peccato che il giornale che ne riferisce la criminosa impresa celi il suo nome, mentre sarebbe stato opportuno gridarlo ai quattro venti, per non fari andare più nessuno da lui.
Il pubblico ufficiale  è accusato di truffa e verrà processato, perchè per un lungo periodo ha usato la smart di una sua zia defunta, contravvenendo alle norme stradali e beccandosi multe per oltre 100.000 Euro che non ha mai pagato, con la complicità di alcuni funzionari capitolini che per le sue 700 multe non avrebbero mai verificato la correttezza del suo indirizzo.
Ora è evidente che  quel truffatore di notaio si difenderà dicendo che lui avrebbe voluto pagarle quelle multe se solo le fossero state regolarmente recapitate e notificate. Non potrà certo dire di non aver usato la smart della zia defunta per contravvenire alle varie ZTL del centro di Roma.

Ma se il vigile e il professore della Sapienza hanno pagato perchè non deve pagare anche il notaio, magari con la sospensione dal suo incarico pubblico per qualche mese?

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