Ieri abbiamo scritto delle diverse leggi 'ad institutionem' che negli ultimi anni il Governo, con l'approvazione del Parlamento, ha emanato per foraggiare gli amici degli amici, senza altra ragione se non quella del favoritismo.
Ed abbiamo riferito, fra le tante, di due leggi speciali, inserite nella legge di stabilità - decreto 'milleproroghe' ( monnezza al governo!) - dello scorso dicembre riguardanti il Festival Verdi e la Fondazione Romaeuropa, con l'omonimo Festival. Trattandosi di provvedimenti che scivolano via, come il ladro nella notte dalle case che ha appena derubato, il loro definitivo via libera si ha solo dopo che i due rami del Parlamento le hanno votate. Fino all'ultimo ci può sempre essere un gruppetto che riesce a tirare dalla propria parte un gruppo più numeroso di parlamentari che votano contro, per nobili ragioni, fra le quali quella di metterla in c... ai parlamentari del gruppo rivale.
Il contenuto ed i destinatari di dette leggi speciali, nella logica con cui vengono stilate ed approvate, sono secondari, benchè, nel nostro caso specifico, contenuti e destinatari - come abbiamo scritto in lungo e largo - siano meritevoli,. Noi contestiamo lo strumento della legge speciale - TRUFFALDINA sia per le modalità di approvazione che per la singolarità delle condizioni contenutevi - essendoci il FUS deputato a finanziare simili attività. Insomma alta politica, come ognuno potrà capire!
Bene, navigando in rete, abbiamo scoperto che una legge speciale per il Festival Verdi, era stata già presentata l'anno precedente, nel 2015. Essa prevedeva che per tale manifestazione lo Stato assicurasse uno stanziamento annuale di 1 milione di Euro. Dunque stesso destinatario e stesso finanziamento approvato nel 2016, ma respinto nel 2015. Nel 2015 non c'era quello per il Festival Romaeuropa, per la cui richiesta forse, anzi sicuramente, si sarà speso anche Causi, onde farne dono a sua moglie Monique Veaute, presidente del Festival e della relativa Fondazione? Chissà
Perchè la legge per il Festival Verdi non era passata nel 2015? Per l'opposizione dei deputati del Movimento 5 stelle e della Lega ( non sappiamo come hanno votato i grillini nel 2016). E la ragione vera del Movimento era quella di 'metterla in c.... al povero Pizzarotti', transfuga del Movimento, suo malgrado, presidente di diritto del Festival parmense.
Ora il Movimento sta mettendo insieme la squadra di governo da presentare agli elettori per le prossime politiche, quando è sicuro di prendere il potere. In detta squadra non compare ancora il nome del candidato ministro alla cultura. E forse non ci sarà, l'interim potrebbe averlo l'intellettuale grillino che farà da premier. Perchè? Perchè, cultura o non cultura, loro sanno già come comportarsi in simili situazioni: il sindaco della città in cui ha sede la istituzione richiedente è grillino, avrà ciò che chiede, se non lo è o è stato espulso, anche a sua insaputa dal Movimento, si prepari per andare a bussare ad altre porte.
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