Le nuove frontiere dello spettacolo. A Caracalla, dove non si sa ancora se Bohème andrà in scena, causa agitazione sindacale che potrebbe rientrare, solo a poche ore dall'inizio della rappresentazione - con quali conseguenze sulla qualità dello spettacolo non è difficile immaginare - domani accadrà l'inverosimile, sempre che Bohème vada in scena. A meno che, per compensare i fedeli spettatori che comunque, nel dubbio, andranno a Caracalla sperando di poter assistere alla rappresentazione dell'opera di Puccini, non si faccia nevicare comunque.
Insomma il regista dell'opera ha pensato che era sprecata la spesa della macchina per la neve se questa avesse a cadere solo sul palcoscenico; perciò , a temperatura intorno ai 30°, quale si presume ci sarà domani sera, prenderà a nevicare prima sul palcoscenico e poi sul pubblico, con grande gioia per quello straniero orientale, meno forse per quello italiano che solitamente arriva al teatro delle terme come se dovesse andare ad una serata di gala - non parliamo naturalmente del pubblico che arriva con i torpedoni da fuori Roma e che solitamente è composto o da gitanti anziani che hanno vinto al concorso per l'acquisto di pentole inox, o da veri amanti dell'opera, che della nevicata sulla platea se ne sbattono.
Noi, permetteteci, troviamo semplicemente demenziale che per far colpo sul pubblico dell'opera a Caracalla, al quale interessa l'opera oltre che lo straordinario scenario delle terme, si giochi la carta della nevicata imprevista. Su di essa può puntare solo chi di opera non conosce nulla, capisce poco, e, in definitiva, non gli importa un fico secco. Come, ci viene il dubbio che accada a più di un dirigente del teatro dell'opera. Ci sembra di vedervi uno stile che conosciamo già segnare molti spettacoli dell'Auditorium, dove vige la regola e la convinzione che della musica non freghi niente a nessuno e che perciò occorra fare qualcosa di strano ( elicotteri, metronomi), per rendere interessante l'acquisto di un biglietto.
Infine, il regista, autore dello scoop, dimentica che la neve d'estate a Roma non è una novità. Da tempo un artista si diverte a farla cadere dalle parti di Santa Maria maggiore, per ricordare l'evento atmosferico 'miracoloso' che indicò il luogo sul quale erigere la basilica mariana.
A Roma, come diceva un saggio, tutto è stato già visto e fatto.
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