Riccardo Muti, all’ultimo concerto con l’Orchestra
Cherubini e l’Orchestra Giovanile Italiana in memoria di Claudio
Abbado, ha parlato contro chi, nel nostro paese, con il placet della politica,
scrittura orchestre straniere per esibirsi da noi a suonare la musica
italiana, ignorando complessi nazionali giovanili di qualità
superiore cui simili occasioni vengono negate per mero snobismo. Il riferimento al Teatro alla Scala ed alla programmata Bohème estiva
della prossima stagione è chiaro. Abbacinati da una
generica esterofilia, nella musica come, più in generale, in ogni
settore scientifico, intellettuale, industriale etc.., ci riveliamo
incapaci di tutelare il futuro del nostro paese togliendo ai giovani
possibilità concrete di crescita professionale e di realizzazione,
compromettendo non solo le generazioni future ma la sopravvivenza
stessa della nostra identità.
Abbiamo convinto anche Muti su quanto andiamo dicendo e gridando da anni, senza essere mai ascoltati.
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