E puntualmente il decreto di nomina dei componenti firmato ieri dal ministro sta a dimostrarlo. La presiede detta Commissione VALERIO TONIOLO, un campione di trasformismo, senza specifica competenza in nessuno dei campi nei quali l'hanno fatto girare al Ministero nei tempi passati ed ancora oggi. Toniolo gestisce l'Auditorium Conciliazione, della famiglia Cesa, al quale la Polverini, per avere un teatro di rappresentanza, aveva fatto un contratto di qualche milione di Euro.
Ma il Toniolo era stato allevato al tempo del Giubileo nel seno di Rutelli e da allora, con la levatrice Cesa, è cresciuto in ogni campo, divenendo esperto per decreto e volontà di Nastasi ed i suoi soci ministri, con competenze in campo teatrale, danza e musica.
Evidentemente Franceschini ha affari suoi da coltivare perchè non si sveglia per sventare la oscure manovre che Nastasi mette in atto, con il tacito consenso di chi dovrebbe metterlo in riga, fottendosene dei suoi padrini eccellenti, in primis GIANNI LETTA, suo testimone di nozze. Sempre lui.
Poi viene nominata anche Silvia Colasanti, esperta in melodramma. Chi la protegge per scrivere una simile fesseria? La Colasanti è una compositrice, anche brava, che ha scritto qualche lavoro di teatro musicale. Per questo diventa esperta in melodramma?
C'è poi Licalsi, ritenuto anch'egli particolarmente competente in campo musicale dal ministro Franceschini, si legge nel decreto. E che solo a noi è sconosciuto, specie per la sua prestigiosa attività di direttore, espletata con un coro di Caltanisetta.
E, solo per il 2014, farà parte della commissione, come membro aggiunto - si legge sempre nel decreto - il direttore generale Nastasi che evidentemente deve addestrare i pulcini; Toniolo no, l'ha già fatto nei trienni precedenti.
Nel decreto si legge che 57 sono state le candidature.
Dal ministero, ministro compreso, poichè non conoscono ciò di cui devono occuparsi e quindi non capiscono bene quel che dicono, può uscire qualunque cosa. La solita vergogna italiana.
Sarebbe stato opportuno conoscere anche l'elenco di coloro i quali avevano manifestato l'interesse a partecipare a detta gara; siamo convinti che sia Toniolo che la Colasanti non avevano neanche inviato i loro curriculum, e più facile pensare che li abbia scritti ed infilati nelle domande Nastasi, dopo che nella lista dei concorrenti non aveva trovato nessuno di suo gradimento, via i giornalisti. Sarebbe in fondo un imbroglietto da poco ed un gioco da ragazzi per una volpe come Nastasi. Invece quell'elenco resta segreto. Per quale motivo? Sarebbe stato opportuno.
Di Valerio Toniolo abbiamo scritto già a novembre scorso. Ecco il testo
Qualche anno fa su Music@ ( n. 7, marzo-aprile 2008) in un articolo intitolato ‘ una vera schifezza’ raccontavamo l’orrore dell’ultimo regalo fatto dal ministro Rutelli al mondo della cultura italiano, prima di abbandonare definitivamente il Ministero: nelle commissioni consultive per musica e danza aveva nominato persone senza competenza in materia, oppure vecchi mammasantissima ai quali erano addebitabili disastri nei bilanci delle istituzioni che avevano in precedenza presieduto. Nella commissione musica, all’epoca, sedeva Valerio Toniolo, e non era la prima volta che Rutelli lo sceglieva come suo ‘aiutante di campo’: prima era stato anche nella commissione cinema. Evidentemente non poteva farne a meno. Toniolo ci contattò, promettendoci che ci avrebbe mostrato le sue credenziali in fatto di musica. Non lo incontrammo allora.
I giornali ( La Repubblica, con una dettagliata ricostruzione) a seguito dello scandalo alla regione Lazio, hanno tirato fuori anche il nome di Toniolo, in relazione all’Auditorium Conciliazione, concesso in gestione dal Vaticano alla società ‘I Borghi’( di Lorenzo Cesa e Matteo, suo figlio) ristrutturato con i soldi di ARCUS ( vi dice qualcosa?), con la quale la Regione ha stipulato un contratto milionario (1.300.000 Euro circa) per tre anni, a partire dal 2010, per avere un luogo di ‘rappresentanza’. Il 2010 è l’anno in cui la Polverini arriva alla Regione e con Lei anche Francesco Artemisio Carducci, già assessore del sindaco Rutelli, che alla Regione è capogruppo UDC. Naturalmente Carducci, nonostante il cognome illustre, deve lasciare al momento dell’incarico in Regione, quello di amministratore de ‘I Borghi’ che gli era stato passato da Cesa, quando anche la sua presenza come amministratore si era resa incompatibile con le sue cariche politiche. Da Cesa a Carducci, e da Carducci a Toniolo, suo fedelissimo, che ancora oggi siede in una di quelle Commissioni ministeriali ( Danza. Dal cinema alla musica, alla danza!) ed amministra, attraverso la società ‘ I borghi’ dei Cesa, l’Auditorium Conciliazione che fra breve ospiterà l'ennesima edizione del 'Concerto di Natale' e che non è stato concesso al Nobel Dario Fo.
Il quale Nastasi, giacchè ci siamo, continua a finanziare i cosiddetti 'Cantieri dell'immaginario' aquilani, da anni, nonostante incontrino poco seguito, con un bel gruzzolo; solo perchè nella prima edizione incontrò lì il suo amore, Giulia Minoli che poi ha sposato, ed anche perchè quella è zona di Gianni Letta, suo padrino, che bisogna foraggiare anche quando non ce ne sarebbe la necessità.
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