Riassunto delle puntate precedenti. Giovanna Marinelli ha fatto parte della corte di Veltroni dal quale a fine mandato venne promossa per i servizi resi, anche con merito - perchè dubitarne? - assieme a Verini, suo braccio destro, oggi deputato; a von Truppen, scrittore mandato alla RAI al Maggio fiorentino, all'Agis, ovunque pur di farlo stare a galla, ed anche alla giovanissima Marianna Madia, da poco orfana di uno dei principale collaboratori dell'ex sindaco-segretario, candidata al Parlamento in seggio sicuro, la quale ora sta dimostrando di voler a tutti i costi imparare. Ci vorrà ancora del tempo ma alla fine forse ci riuscirà, perchè è brava e si impegna.
Questa è la storia di alcuni dei 'Veltroni's boys & girls'. 'Se Parigi avesse avuto il mare ...' si dice dalle mie parti. Se Marino non avesse preferito la Marinelli di Veltroni, Daverio sarebbe stato un buon assessore. Il critico, noto per la sua presenza costante in tv da anni a raccontare storia ed arte del nostro paese, stava già facendo progetti, nonostante che - a suo dire - nessuno l'avesse mai contattato. Egli pensava che nella scelta di Marino avessero peso le qualità e le competenze dei candidati.
In una intervista aveva anche dichiarato che non avendo più nessun rapporto con la RAI era libero e vergine per assumere quell'incarico-sfida a Roma. Ma - gli chiede l'intervistatore - come nessun rapporto con la RAI, lei continua ad essere in tv con il suo programma. No - risponde il critico - si tratta di puntate vecchie che la RAI continua a mandare in onda. Evidentemente piacciono.
Ha ragione Daverio, che si è precipitato a dichiarare, conoscendo la legislazione vigente, che non sarebbe entrato in conflitto di interessi.
(E' curioso. Tutti sanno che fra certi incarichi ed altri nel settore pubblico c'è un conflitto di interessi e l'assoluta proibizione per legge - noi stessi nell'ultimo numero pubblicato di Music@, abbiamo proposto un elenco dei molti casi di incompatibilità fra l'incarico di professore e incarichi stabili di direzione artistica od amministrativa - ma nessuno si muove per farli cessare; non si muove la Madia che propone altre leggi, non si muove la Giannini alla quale evidentemente non import, e che qualcuno di questi incarichi incomptaibili li aveva sotto gli occhi nella sua Perugia; insomma, non si muove nessuno).
Torniamo alla trasmissione di Daverio in RAI. Non crediamo dipenda dal fatto che quella trasmissione era prodotta dalla Cappelli, personaggio con potenti entrature in RAI, da tempo immemorabile. Ma allora - ci viene spontanea la domanda: perchè la RAI non rimanda in onda anche le belle puntate di 'All'Opera!' , ben sessanta, presentate con successo da Antonio Lubrano su Rai Uno per sei stagioni consecutive, a cavallo degli anni Duemila, accolte da un successo di pubblico ben più alto della trasmissione di Daverio? Tre le risposte possibili:
- 'All'Opera!' non era prodotta dalla Cappelli, bensì dalla RAI;
- dell'opera non importa un bel niente a nessuno in RAI;
- la cultura, ed anche l'opera, purtroppo è in mano, per RAI 1, a Marzullo.
E forse ve ne sono anche delle altre che, al momento, ci sfuggono.
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