'Più libri, più liberi', il motto inventato per una fiera di libri, ha fatto paura alla direzione del carcere di Parma che ha negato a Marcello Dell'Utri, di avere più di un libro o due che sarebbero quelli consentiti. Evidentemente sia il legislatore che il direttore dell'istituto di pena parmigiano che osserva la legge parola per parola, incapace di interpretarla anche a costo di esporsi al ridicolo, avrà pensato che dando più libri a Dell'Utri, era come volerlo rendere più libero. Ecco perché il legislatore ha limitatore il possesso di liberi in carcere, si sarà detto ed ha fatto.. Però... la prossima volta non processate Dell'Utri ancora per concorso 'esterno' in associazione mafiosa, dopo che l'avete messo in un istituto di pena dove c'è già Totò Riina. Semmai sarete voi carcerieri ad esser processati per concorso 'interno' in associazione mafiosa. Cosa pretendete da un pover'uomo, senza libri, a stretto contatto con la mafia in persona?
Palazzo Orlandi a Busseto, abitato da Verdi e, se non andiamo errati, di proprietà della prima moglie del musicista, non sarà messo all'asta, né lasciato andare in malora; almeno si spera dopo che la SIAE ha deciso di avquistarlo per farne un centro di studi verdiani.
Flavia Barca, ora che è uscita definitivamente dalle stanze di Piazza Campitelli, dove ha sede l'Assessorato alla cultura di Roma, si toglie qualche sassolino, dicendosi al fianco degli occupanti del valle, ed aggiungendo che il progetto di Marino di 'fare un bando' - il sindaco ama i bandi e i tempi lunghi: ha anche promesso che in tre anni toglierà l'immondizia dalla capitale, nel frattempo cosa facciamo, sindaco? - non ha senso, meglio allora collegare il valle all'Argentina , in una cogestione fruttuosa.
marino non ha ancora capito che in certe situazioni conta il tempo. Dovrebbe saperlo, se non lo sa ancora gli servirà un banale esempio dalla sua professione medica. E' come se lui, chirurgo, ordinasse di portare un malato in sala operatoria, di addormentarlo, assicurando che arriverà entro brevissimo tempo per operarlo, e poi se ne dimentichi. Che ne sarà del malato? Che ne sarà di Roma e dei suoi tanti problemi con il sindaco LENTO?
Ancora insoluto il caso della successione a Flavia Barca,Mentre torna in lizza il nome di Giovanna Marinelli, al Comune ai tempi di Veltroni e Borgna e poi premiata, a fine mandato, con la presidenza dell'Argentina. Possibile che i vecchi mostri tornano sempre? Si fa anche il nome della Rummo, che viene dal Ministero, per rinsaldare i rapporti con Franceschini. Inutile, c'è già Michela Di Biase.
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