In questi ultimi mesi è in atto una campagna apparentemente contro la musica, il suono, ed anche il rumore. Una campagna con molti sostenitori, fra i quali molti musicisti in prima linea. Aveva cominciato mesi fa Piovani, chiedendo che venisse per legge, se non era possibile altrimenti, eliminata la musica di sottofondo cosiddetta, invasiva. Dovevasi farla sparire ovunque, chiedeva Piovani. Anche dai programmi televisivi o radiofonici dove c'è sempre il 'sottofondo musicale'. Anche quello scritto anche da Piovani e messo lì per procuragli ore ed ore di diritti d'autore - verrebbe da chiedergli? Non sarebbe male. ma noi con l'idea di Piovani siamo perfettamente d'accordo. Quando entriamo in un ristorante e dobbiamo sorbirci anche la musica che non pagheremo nel conto, e che non abbiamo richiesto, diciamo sempre che abbiamo un fortissimo mal di testa e che quindi sarebbe opportuno, per non peggiorarlo e costringerci a lasciare il ristorante, che quella musica venisse spenta. Non sempre il trucco ci riesce, ma almeno otteniamo il più delle volte che venga ridotto il volume.
Che il silenzio faccia bene è lapalissiano, anche perchè permette di cogliere meglio ogni suono anche il più delicato, flebile. Ed anche, soprattutto, di riflettere. Oggi fondamentale. Chi vuole approfondire il tema può anche andare alla Libera Università di Anghiari dove si tengono corsi creativi sul silenzio. Ad una docente di tali corsi noi stessi, per la nostra amatissima Music@ (ora sostituita dalla più importante Musica+, edita dal medesimo Conservatorio aquilano), chiedemmo anni fa un 'elogio del silenzio' che ella ci scrisse con passione.
Ora però questo silenzio sta diventando una ossessione. Oggi, con un trafiletto pungente su 'La Lettura' del 'Corriere della sera', Marco Del Corona ci dà notizia di due libri, a firma rispettivamente di Franco Battiato e Mario Brunello, due musicisti appunto, ad esso silenzio dedicati. 'Il silenzio e l'ascolto' di Battiato per Castelvecchi; 'Silenzio' di Brunello per 'Il Mulino'. Sul secondo leggemmo tempo fa una intervista all'autore uscita sul 'Venerdì' di 'Repubblica', non ci capimmo molto e rinunciammo ad acquistarlo, non ritenendolo che un inutile spreco di parole senza senso. Marco Del Corona termina sarcasticamente il suo trafiletto: "Da chi sa far musica piacerebbe sentir musica, non parole, anche se sul silenzio". Perciò fate silenzio.
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