Francesco Micheli, per la stagione dello Sferisterio, della quale è gran ciambellano e regista in proprio per uno dei titoli in cartellone, Aida - gli altri sono Tosca e Traviata - non si è accontentato delle tre donne invitate sul podio. Perchè, come leggiamo oggi anche sul Corriere, ha invitato molte altre donne, ingiungendo loro di salire addirittura sul palcoscenico, per fare ombra a quelle che, complice la mezzaluce, dal podio non potranno mai rubare la scena. Per le cose mai viste altrove, ma solo a Macerata oggi, Micheli si trova a fronteggiare una fila interminabile di giornalisti di tutto il mondo che vogliono congratularsi con lui ( molti dei quali fra quelli che lui non chiama a presentare opere o a far altro a pagamento, per cui assolutamente disinteressati, almeno per questa stagione). Micheli, perciò, a distanza di qualche anno appena, è riuscito a superare in popolarità una recente edizione del Maggio Musicale Fiorentino, gestita bellamente da Giambrone-Arcà, nella quale la donna trionfava, anche con il sostegno di un libro di saggi eccellenti ( ve ne scrisse anche la Aspesi) nei quali si andava dimostrando, nero su bianco, che ormai la donna aveva superato l'uomo.
Micheli, costretto a prendere atto della crudele realtà, ha chiamato, oltre le tre donne per il podio, molte altre donne in scena, in ruoli appositamente creati per il grande palcoscenico dello Sferisterio di Macerata; dove ha inserito, nelle opere programmate, le seguenti figure femminili: Violetta, Flora, Annina, Floria Tosca, la marchesa Attavanti, Maria Maddalena, Aida, Amneris; e un codazzo di amiche, serve, zingare, maschere, confidenti e schiave. Diffusasi la notizia dell'esercito femminile che avrebbe marciato su Macerata, molti esponenti dell'altro universo, quello maschile, hanno pagato il biglietto per l'Arena, facendo così aumentare gli incassi, e trasformando il festival maceratese da pozzo senza fondo di un tempo - chi glielo dice a Orazi? - a cassaforte di oggi.
Questa breve noticina scrivevamo ad ottobre scorso:
Accade di leggere in queste ultime settimane, la cui memoria ancora è viva, di donne che inonderanno il palcoscenico all'aperto dello Sferisterio di Macerata, la prossima estate, come annunciato da tempo dal suo direttore artistico, il regista Francesco Micheli. Il quale ha così profondamente ragionato: se il palcoscenico è pieno di donne, di ogni genere dalle sante alle puttane, perchè non lo può essere anche il podio? e perciò ha chiamato tre direttrici che avranno la responsabilità delle tre opere in cartellone. La profondità di pensiero ci sconvolge, letteralmente.
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