Riconosce innovazione, creatività, eco al patrimonio locale ed ecosostenibilità il prestigioso Prix Versailles (che si compone di tre titoli, quali Prix Versailles, Mention Intérieur, Mention Extérieur), il premio mondiale di architettura e design dedicato alle realizzazioni contemporanee che conferiscono “un’impronta eccezionale” alla vita quotidiana. E nella lista del 2024 – in attesa dell’attribuzione ufficiale in programma per il prossimo 2 dicembre presso la sede UNESCO di Parigi – sono state inserite le due librerie Electa all’interno del Colosseo a Roma.
Le librerie Electa curate dallo studio di architettura Migliore+Servetto
L’allestimento dei bookshop del Parco archeologico del Colosseo è stato affidato allo Studio milanese Migliore + Servetto, composto dagli architetti e designer Ico Migliore e Mara Servetto, che insieme alla casa editrice ha progettato un nuovo format “espositivo”. Questo riguarda, infatti, riguarda sia gli aspetti dell’arredamento e della grafica sia l’offerta: “Le librerie propongono un sistema di esposizione efficace perché flessibile, capace di assecondare le diverse dimensioni degli ambienti e le loro specifiche esigenze commerciali nonché di esaltare la ricchezza dei contenuti e le diverse tipologie merceologiche”, raccontano da Electa.
Le librerie Electa. Il progetto
Così i diversi interventi sono accomunati da un disegno leggero per gli arredi dai toni molto chiari e dalle trasparenze delle lamiere microforate disegnate ad hoc, mentre gli elementi unificanti sono declinati in ogni bookshop con varianti cromatiche specifiche (rosso, giallo) e dalle diverse grafiche ideate da Leonardo Sonnoli e Irene Bacchi di Studio Sonnoli.
Le librerie Electa come una Wunderkammer contemporanea
“Gli spazi sono concepiti come una Wunderkammer contemporanea. Il modulo ripetuto è ‘la cornice’, che lavora simbolicamente intorno al merchandising esposto: il visitatore è circondato da oggetti di design, articoli con il brand del Parco, libri e prodotti che, grazie al ritmo dell’esposizione e all’apparato grafico che caratterizza gli spazi, compongono una narrazione che sollecita la curiosità e il desiderio di conoscenza del monumento e della storia che lo accompagna”, concludono dalla casa editrice.
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