domenica 29 settembre 2024

Roma, Palazzo Altemps, Stradella Project. Inebriati da bellezza e meraviglia. Ancora oggi , ore 17. NON PERDETEVELO

Ieri sera  il primo dei due concerti di musica antica del cosiddetto 'Stradella Project' a Palazzo Altemps, sede del Museo Nazionale Romano (ingresso in Piazza di Sant'Apollinare). Si replica questo pomeriggio. DA  NON PERDERE.

 'Stradella Project', 'Festival Stradella', 'Ensemble Mare nostrum' sono tutte sigle che rimandano alla intraprendenza costanza e bravura di un musicista, Andrea De Carlo, che da anni persegue l'intento di 'impiantare' e coltivare la musica antica e la sua cultura nei moderni studi  musicali. Lo fa da oltre vent'anni nel Conservatorio dell'Aquila - che  fu anche il 'mio' Conservatorio - dove ha allevato generazioni di giovani musicisti che si dedicano insieme a lui,  ma anche in  altri complessi dedicati, alla musica antica.

 Ieri sera ce ne ha dato l'ennesimo esempio, in un luogo incantevole, una meraviglia, in pieno centro a Roma, di cui non conoscevamo neanche l'esistenza, il Museo  Nazionale Romano, sito in un sontuoso palazzo rinascimentale dalla storia gloriosa, nonostante che  per alcuni anni in gioventù, a pochi metri dal Museo abbiamo frequentato il Pontificio Istituto di Musica Sacra (Piazza Sant'Agostino). allocato in un complesso di palazzi storici dove ancora oggi aleggia lo spirito di Giacomo Carissimi che ivi risiedette per tutta la sua vita di compositore, non allontanandosene mai nonostante le allettanti offerte pervenutegli da diverse corti europee.

Per queste sue digressioni  musicali dal solco originale e principale della riscoperta di Alessandro Stradella ( alla quale da poco ha unito anche quella di un altro musicista di Nepi, patria di Stradella, e cioè Massenzio), De Carlo ha  riunito attorno a sè giovani musicisti suoi devoti seguaci, con i quali ha proposto un ricco repertorio di musiche vocali e strumentali dal Quattrocento in avanti.

Musiche ricche di fantasia compositiva ed insieme di 'pudore' strumentale. rispondenti a nomi gloriosi della musica soprattutto italiana, da Palestrina a Frescobaldi, da Marchetto Cara  a Tromboncino ed a Kapsberger che - ha fatto notare De Carlo - era un musicista allevato dal nobile genitore di Stradella, amante della musica e scopritore di talenti.

 Ci ha colpiti l'esecuzione di due  delle più celebri 'toccate avanti al Messa (Domenica e Apostoli), dagli organistici 'Fiori musicali'  frescobaldiani, eseguiti con le viole. E dell' anticipazione di un progetto discografico regalataci da De Carlo vogliamo mettervi a  parte: ' entro l'anno voglio registrare tutti i fiori musicali con le viole'. I Fiori Musicali sono scritti 'in partitura' e a 'quattro parti' dunque si tratterà solo di affidarne le parti alle viole.

Siamo rimasti letteralmente incantati da tante bellezza e meraviglia, musicale oltre che scultorea,   ascoltando il concerto   nella cappella antica del Palazzo, ambiente ideale per queste musiche - la maggior parte - nate nelle corti e ad esse destinate.

 Ci piace citare i nomi di tutti gli interpreti, agli ordini di Andrea De Carlo, che suonava anche la viola da gamba. Con lui Danilo Pastore e Roberto Mattioni, cantanti; Serena Seghettini e Irene  Caraba, viola da gamba; Amleto Matteucci, violone; Francesco Zoccali, tiorba e chitarra barocca; Lucia Adelaide Di Nicola, organo positivo; e Michela Amici, arpa doppia.

 Uscendo,  il chiasso dei ristoranti e pizzerie della piazza , il via vai rumoroso di macchine e mezzi pubblici, ci ha quasi infastidito. Al punto che, in macchina, quando alla radio abbiamo ascoltato, un celebre brano sinfonico di Smetana, ci è venuto spontaneo dire: fate piano, che è tutto 'sto chiasso? 

 Questo pomeriggio il concerto si replica, vi consigliamo di  di non perderlo. Vivrete, inebriati,  un momento di grande bellezza.



 

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