Vittorio Sgarbi non è più assessore alla Bellezza del Comune di Viterbo, una delle tante cariche dell'ex sottosegretario alla Cultura del governo Meloni dimissionario dopo i rilievi dell'Antitrust sull’incompatibilità tra il ruolo al Mic e le varie le attività extra governo. A dare l'annuncio dell'ultimo passo indietro, questa volta dalla giunta del comune laziale, è la sindaca di Viterbo Chiara Frontini. Con lui, in quello che Frontini definisce «un riassetto organizzativo» si è dimesso anche l'assessore allo Sviluppo economico Silvio Franco. Recentemente, Sgarbi era stato anche coinvolto in due distinti filoni d'inchiesta, uno sulla presunta sottrazione fraudolenta di tasse, fatto da cui è stato prosciolto assieme alla compagna, e un altro relativo alla vicenda del dipinto «La cattura di San Pietro» attribuito a Rutilio Manetti.
«Due personalità che hanno fornito un contributo molto importante - scrive Frontini in una nota - sia nel definire una visione ambiziosa e moderna del futuro di Viterbo, sia realizzando progetti di valore come la stesura della strategia territoriale del Fesr e l'impegno sulle questioni ambientali e il primo bilancio carbonico del Comune di Viterbo, riorganizzazione di San Pellegrino in Fiore, il Festival della Tuscia. A loro rivolgo il mio ringraziamento personale e quello dell'intera amministrazione comunale».
In giunta entrano la consigliera comunale Rosanna Giliberto, con le deleghe alle Politiche Sociali e all'Educazione, e Giancarlo Martinengo, che si occuperà di Ambiente, rifiuti e verde pubblico. Patrizia Notaristefano avrà un'ampia delega: si occuperà di Città universitaria e ricerca e politiche del lavoro, agricoltura e contrasto allo spreco alimentare, politiche per l'occupazione; servizio civile, fundraising e sponsorizzazioni, film commission e città del cinema, gemellaggi, politiche comunitarie e internazionali, statistica e monitoraggio indicatori qualità della vita.
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