Avrebbe dovuto essere "un regalo" al presidente russo Vladimir Putin in occasione del suo insediamento per il nuovo mandato presidenziale, ma è stato invece "un fallimento" il piano dell'Fsb per uccidere Zelensky. Lo rivela il Kyiv Independent, che cita il capo dei servizi di sicurezza ucraini Vasyl Maliuk.
Non è la prima volta che il presidente ucraino sfugge a un attentato dall’inizio dell'invasione russa, il 24 febbraio 2022, ma questa volta – secondo i servizi di sicurezza ucraini (Sbu) – il piano orchestrato dall'Fsb russo per rapire e assassinare Zelensky e altri alti dirigenti di Kiev, prevedeva di reclutare gli assassini fra gli stessi militari addetti alla protezione del presidente ucraino. Due colonnelli del servizio di sicurezza amministrativo ucraino (Udo) sono stati arrestati.
Il piano, scrive il Kyiv Independent, che cita il capo dello stesso Sbu, Vasyl Maliuk, era supervisionato da Maxim Mishustin, Dmitry Perlin, e Alexey Kornev, dirigenti della quinta sezione del servizio segreto russo. Il compito dei militari ucraini eventualmente da reclutare sarebbe stato di "prendere in ostaggio il capo dello Stato per poi ucciderlo". Fra gli altri bersagli del piano, oltre a Zelensky, c'era anche il capo dei servizi segreti militari ucraini (Hru), Kyrylo Budanov.
Quello scoperto e sventato è il quinto attentato nei confronti di Zelensky. Già lo scorso 7 maggio, l'Sbu aveva affermato di avere scoperto una rete di agenti russi che preparava piani per assassinare il presidente ucraino. Mentre a novembre dello scorso anno è stato lo stesso Zelensky a raccontare di essere scampato ad almeno cinque tentativi di assassinio dall'inizio del conflitto con Mosca
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