A pochi giorni dal G7 della Cultura, in programma il 20 e 21 settembre a Napoli, Maria Rosaria Boccia è tornata a criticare l’organizzazione della kermesse. Nel suo mirino sono finiti di nuovo i regali per i partecipanti, selezionati a suo a suo dire da «una persona assunta dal ministero, del cui curriculum non c’è traccia, che ha scelto secondo suo gusto personale senza alcuna competenza». Già nei giorni scorsi aveva chiesto, sempre sul suo profilo Instagram, «chi ha selezionato le aziende, con quale criterio, e chi ha scelto i regali». Ora ha deciso di fornire la sua risposta.
Le polemiche di Boccia su catering e doni istituzionali al G7
Dopo una serie di storie informative sul G7, la 41enne ha spiegato che la società che gestirà gli eventi è AB Comunicazioni. La realtà milanese «si è aggiudicata il Lotto 2 concernente Servizi di progettazione, organizzazione, allestimento e gestione degli eventi ministeriali e altri eventi di livello politico connessi all’anno di presidenza italiana del G7». E «può contrattare e subappaltare ogni cosa, compresi orchestra, Venezi, Bocelli, le ditte coinvolte nell’organizzazione, il catering, i doni istituzionali, ecc..». Proprio sugli ultimi due aspetti si è concentrata la polemica di Boccia: «Sono state coinvolte due aziende di catering napoletane che hanno presentato un preventivo di 100 euro a persona. Avevo proposto di fare una ricerca perché il prezzo mi sembrava non allineato per l’offerta. Risposta? La presidenza del consiglio preferisce loro!».
Quindi il capitolo sui doni: «La scelta delle aziende è stata affidata a una persona assunta dal ministero presso gli uffici di diretta collaborazione del ministro. La nomina è pubblicata sul sito del ministero, ma del curriculum non c’è traccia. Senza alcuna competenza, ha quindi selezionato le aziende e ha scelto prodotti come cravatte, gemelli, foulard e borselli. Senza alcun criterio di colore e di forma. La scelta è stata dettata semplicemente dal gusto personale della dipendente».
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