venerdì 20 settembre 2024

Barletta, Alba Parietti, nei panni di Elvira da Cordova, con il cellulare, durante il corteo storico( da Quotidiano di Puglia, di Adriano Antonucci ). Nostro commento

 

Il caso diventa politico, scontro in Aula

La Disfida di Barletta, Parietti al telefono durante al corteo storico. Scoppia il caso politico


La telefonata della discordia accende gli animi di un Consiglio comunale caratterizzato dalla crisi politica della maggioranza dei centrodestra. Dal corteo storico di rievocazione della Disfida di Barletta sono passati cinque giorni, ma l'eco delle polemiche per il comportamento di Alba Parietti, immortalata con lo smartphone all'orecchio nel corso della sfilata, è ora diventato un caso politico. 

Discussione in Consiglio


La showgirl, reclutata dal Comune di Barletta e dal Teatro pubblico pugliese per vestire i panni di Elvira da Cordova, è finita nel mirino delle critiche di molti cittadini e il suo gesto è stato anche al centro di una discussione nel corso del Consiglio comunale di mercoledì. A chiedere spiegazioni sono stati i consiglieri comunali di Coalizione Civica Carmine Doronzo e Michela Diviccaro con una domanda di attualità nella quale veniva richiesto al sindaco e all'amministrazione se «fossero a conoscenza della circostanza che la signora Parietti potesse utilizzare il proprio telefono cellulare durante la rievocazione storica». Alla domanda dei due consiglieri di opposizione ha risposto l'assessore alla Cultura Oronzo Cilli il quale, pur stigmatizzando il comportamento della Parietti, ha evidenziato come l'attrice sia «una persona di fama, al contrario di altri che non sono conosciuti oltre Borgovilla (quartiere periferico della città, ndr)».

Tale affermazione ha fatto insorgere le opposizioni con la consigliera Diviccaro (attrice di professione) che ha abbandonato l'aula in segno di protesta chiedendo le scuse dell'assessore. «Per la prima volta - ha affermato Diviccaro - ho abbandonato in modo istintivo l'aula consiliare durante lo svolgimento del consiglio comunale.

Sentire quelle affermazioni dell'assessore alla Cultura sapendo che parlava di colleghe e colleghi, di persone che mai gli hanno pubblicamente mancato di rispetto e, soprattutto, ascoltandolo demolire in un istante di superficialità, anni di battaglie cittadine, regionali, nazionali ed esteri, mi ha impedito di restare. Cilli dovrebbe avere l'umiltà di chiedere, pubblicamente, scusa». 

Le scuse 


Le scuse al momento non sono arrivate ma Cilli ha chiarito di non riferirsi «assolutamente a Diviccaro» affermando di essere egli stesso residente a Borgovilla e incassando anche la difesa pubblica della consigliera comunale di Fratelli d'Italia Stella Mele che ha evidenziato la risonanza ottenuta dalla Disfida con ospiti di caratura nazionale come la Parietti sottolineando allo stesso tempo il rispetto che l'amministrazione da sempre nutre nei confronti delle associazioni cittadine coinvolte nella rievocazioni «con ben 300 figuranti». Di diverso avviso il Pd che, oltre a stigmatizzare il comportamento di Cilli definito come «mancanza di rispetto intollerabile verso l'anima culturale della città», ha sottolineato l'ennesimo passaggio a vuoto della maggioranza di centrodestra sempre alle prese con lo "scontro" tra Fratelli d'Italia e Forza Italia. Nel corso della seduta il sindaco Cannito ha ammesso più volte di non avere i numeri necessari ad approvare i provvedimenti calendarizzati (cosa poi in effetti avvenuta) e per questo motivo i dem ne hanno chiesto le dimissioni. 


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Chi ha voluto la Parietti,  una star fuori posto in un corteo storico, più a suo agio in uno studio tv, senza quel pesantissimo abito ma con mise più leggera, non può lamentarsi se nel corteo storico, pur vestendo i panni di una nobildonna,  non disdegna di usare il cellulare.

 E' di pochi giorni fa una sua candida dichiarazione: senza saper fare un c...  da trent'anni sto in tv ( P.A.) 

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