L'organo rinascimentale, a canne, di Grottaglie, al termine del lungo e impegnativo restauro condotto dalla ditta Ruffatti di Padova per la parte tecnico/fonica e dalla restauratrice Maria Gaetana Di Capua per la cassa lignea e le decorazioni artistiche, torna a suonare.
L’organo di Grottaglie, il più antico di Puglia e tra i più antichi d’Italia, è uno strumento di straordinaria importanza nel panorama dell’arte organaria. L’analisi tecnico-fonica dello strumento, l’osservazione della cassa lignea e della cantoria e i precisi riscontri documentali, hanno portato alla conclusione che l’organo è anteriore al 1587, data della sua risistemazione da parte dell’organaro leccese Orfeo De Torres che compare sul prospetto della cantoria. Si tratta di un organo che presenta alcune particolarità che lo rendono per certi aspetti unico, come la tipologia delle antichissime canne del flauto conico di origine nordica, e il fatto che conserva ancora le originali canne cinquecentesche. Lo strumento, appartenente alla prima metà del secolo XVI, ha accolto anche elementi di un organo precedente, risalente presumibilmente alla fine del secolo XV.
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