Verrebbe da dire: buon sangue non mente. E che si tratti di una famiglia di delinquenti abituali, non è fuori luogo definirla tale, se ci riferiamo ai Verdini, il cui capostipite che ha evidentemente fatto scuola è tornato in carcere, dopo che aveva disatteso le regole dei domiciliari, ottenuti chissà come e con quali complicità, altrimenti restava in carcere, con buona pace di suo genero, Salvini, fidanzato di Francesca, l'unica figlia che sembra fino ad questo momento fuori dalle malefatte famigliari.
Però, mai dire mai.
A seguire da vicino l'esempio, oltre che l'insegnamento ed i consigli paterni, Tommaso, cognato di Salvini, che sembra aver chiesto il patteggiamento per non finire in carcere. Malefatte in lavori pubblici - ma, si dice, Salvini non era ministro all'epoca delle malefatte. Comunque bella famiglia.
Adesso, è notizia di oggi, al Tribunale di Firenze , Diletta Verdini, al tra figlia di Denis, sorella di Francesca, fidanzata di Salvini, e di Tommaso, ha patteggiato per la condanna inflittale per aver millantato l'iscrizione all'albo degli avvocati, quando avvocato non era ( e forse non lo è ancora; ma la vicenda risale al 2016, e riguarda una badante che Diletta, finto avvocato, aveva preteso - finto - di difendere, senza farlo, e dunque imbrogliando la poveretta).
Insomma una bella famiglia, come non se ne incontrano spesso, e perciò assolutamente da frequentare, come fa Salvini.
Nessun commento:
Posta un commento