lunedì 22 aprile 2024

Ancora sul Caso Scurati. Roberto Sergio, Giampaolo Rossi, Paolo Corsini, Serena Bortone

Nel dibattito  nel quale Roberto Sergio  lo aveva chiamato in causa, il direttore generale, suo successore sulla poltrona più in alto della Rai, Giampaolo Rossi, alla fine ha parlato.

 Roberto Sergio ha confessato di non aver saputo nulla del caso, e di aver appreso le notizie dalla stampa a cose fatte, e dal post della Bortone, a pasticcio avvenuto. E, per questo, ha chiamato in causa il direttore generale.

 Il quale, ha provato maldestramente a  chiamarsi fuori dicendo che non gli compete la responsabilità editoriale dei prodotti.

 Ma poi ha dovuto fare marcia indietro - smentendo anche la premier, che in una telefonata  ai 'suoi'  in Rai (il 'drappello' di Atreju, del quale fanno sicuramente parte oltre che Rossi, Corsini e Mellone) avrebbe detto che da subito doveva darsi come causa per l'esclusione di Scurati l'esosità del cachet richiesto - e ha aperto un istruttoria sul caso, perchè anche lui non sa spiegarsi come mai alla vigilia della trasmissione il nome di Scurati fosse in scaletta e poi invece fosse stato cassato. Chi ha sbagliato deve pagare - ha detto ; che è poi ciò che anche Roberto Sergio ha dichiarato alla Stampa ed ha detto e ripetuto nella decina di telefonate intercorse con Giampaolo Rossi.

 Non si tratta di censura - ha ribadito ( ma noi non ne siamo sicuri; e, a conti fatti,  avrebbero fatto migliore figura se lo avessero mandato in onda) ma, come ha sottolineato Dagospia, di autentica ripetuta 'pippaggine' dei dirigenti Rai nell'era Meloni. Detto più chiaramente: è accaduto anche perchè  la Rai  è stata affidata a delle 'pippe', cioè a degli incapaci solo perchè fedeli. e servi.

 Adesso Rossi deve correggere anche i fedelissimi di Meloni nel partito, a cominciare dal capogruppo alla Camera, che ha voluto sottolineare l'esosità  del cachet di Scurati. Ragione addotta dalla stessa premier e da altri suoi fedelissimi.

 I quali tutti, prima di parlare, perchè non  hanno fatto due conti sui  milioni di Euro che hanno 'estorto' agli italiani ( che - purtroppo- li hanno votati) in tanti anni da parlamentari? La premier che ricorre al paragone con il salario di un dipendente, spieghi agli italiani quanti  salari di quante migliaia di dipendenti le sono stati corrisposti nei decenni di opposizione parlamentare, senza  che facesse altro che andare contro tutti, che poi, si è visto, le ha giovato elettoralmente. Adesso, per la prima volta, il suo compenso da parlamentare ha una qualche ragion d'essere perchè è al governo. Ma governi!


Nessun commento:

Posta un commento