venerdì 19 aprile 2024

Miracolo a Firenze, L'ha fatto san Carlo (Fuortes)

Con l'arrivo di Carlo Fuortes al Teatro del Maggio Musicale di Firenze, le sorti del teatro sono cambiate miracolosamente. E' bastato che ci mettesse piede e le  previsioni sul futuro dell'ente lirico volgono al bello, anzi sono già belle,  entusiasmanti.

 Per mesi si è discusso del nuovo teatro, si è detto che era troppo grande, esageratamente grande per una cittadina 'turistica' ma 'di provincia', che certo non può contare, come Venezia, di un flusso turistico continuo, dello sbarco dei crocieristi ecc...ecc...

 Pereira a chi gli rimproverava di non riuscire a riempire il teatro, rispondeva che  dovevano fare un teatro più piccolo, a misura di Firenze. Noi, anche noi che negli anni Ottanta, abbiamo frequentato il Maggio quasi settimanalmente, ricordavamo a Pereira che non avevamo mai dovuto constatare un teatro semivuoto. Ma allora che cosa era accaduto nel frattempo? Era accaduto che, per diverse ragioni, il pubblico si era disaffezionato al teatro.

 Adesso,  qualche minuto fa, leggiamo che le cinque recite di Turandot dirette da Zubin Mehta in uno storico allestimento 'cinese'  d'autore di molti anni fa, più volte ripreso ed anche esportato, sono tutte esaurite. Un miracolo. 

Non in generale non siamo propensi a credere ai miracoli, e neppure a questo, ed anzi siamo convinti che si tratta soltanto di tecniche subdole di comunicazione. 

 Perchè siamo messi sull'avviso dai tanti miracoli (finti) che ogni stagione Fuortes  andava proclamando all'Opera di Roma come a Caracalla, dove veniva dichiarato sempre un aumento di pubblico stagione dopo stagione; ma assai spesso il tutto esaurito, a conti fatti  esaurito nonera: risultava che  a Caracalla ad esempio, su 4000 posti disponibili ogni sera, ce ne erano ogni sera almeno 500 vuoti. Che non sono bruscolini.

 Temiamo che a Firenze Fuortes possa ripartire con la tecnica dei finti miracoli.

  

Nessun commento:

Posta un commento