Der fliegende Holländer (L’Olandese volante) segna il ritorno in cartellone di un titolo di Richard Wagner e della amatissima direttrice Nathalie Stutzmann sul podio dell’Orchestra e Coro Teatro Regio e del Coro Maghini. L’opera va in scena da venerdì 17 a domenica 26 maggio nell’allestimento onirico e affascinante di Willy Decker. Il Coro del Regio è istruito, come di consueto, da Ulisse Trabacchin. L’Olandese ha la voce ricca, sicura e raffinata del baritono americano Brian Mulligan; nel ruolo di Senta il soprano sudafricano Johanni von Oostrum; il tenore americano Robert Watson è il cacciatore Erik. Il cast prevede inoltre: Gidon Saks (Daland), Annely Peebo (Mary) e Krystian Adam (il timoniere di Daland).
Nathalie Stutzmann che ha incantato il pubblico del Regio nel concerto diretto a novembre, questa estate tornerà al Festival Wagner di Bayreuth dopo il sensazionale Tannhäuser della scorsa edizione, salutato con una standing ovation e grazie al quale ha vinto il prestigioso Oper! Award 2024 come Miglior Direttore d’orchestra. Carisma, energia, determinazione e straordinarie doti interpretative hanno fatto sì che Stutzmann, dopo una carriera da contralto, si sia affermata a livello mondiale come direttrice d’orchestra. Attualmente è la Direttrice musicale dell’Atlanta Symphony Orchestra e la seconda donna nella storia a dirigere una grande orchestra americana. È anche Direttore ospite principale della Philadelphia Orchestra. Stutzmann è considerata una delle personalità musicali più importanti del nostro tempo. Di recente ha collaborato con la Filarmonica di Monaco, la New York Philharmonic, la Helsinki Philharmonic Orchestra, l’Orchestre de Paris e la London Symphony Orchestra. Il suo repertorio spazia dal romanticismo mitteleuropeo e russo: Beethoven, Schumann, Brahms, Dvořák, Čajkovskij, Wagner, Mahler, Bruckner e Strauss, fino al repertorio francese del XIX secolo e all’Impressionismo. Sir Simon Rattle ha detto di lei: «tanto amore, intensità e pura tecnica: abbiamo bisogno di più direttori d’orchestra come lei».
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