Fuortes, 'un piano pluriennale per rilanciare il Maggio'
Puntare sulla tradizione, sull'"eccellenza musicale", ma anche sulla "contemporaneità", sul "dialogo tra le arti" e sull'apertura alla città, per "un grande rilancio nazionale e internazionale" da realizzare attraverso un piano pluriennale.
È questa la strada tracciata dal nuovo sovrintendente della Fondazione del Maggio musicale fiorentino, Carlo Fuortes, durante la sua prima conferenza stampa organizzata per l'apertura, il 13 aprile, dell'86/o Festival che porterà in scena il cartellone messo a punto dal commissario straordinario Onofrio Cutaia.
Per Fuortes, "la programmazione di un'istituzione importante come il Maggio richiede una programmazione pluriennale", ingrediente indispensabile "per intercettare di nuovo i più grandi flussi nazionali, i turisti internazionali" e ridare così all'ente lirico "la reputazione molto importante che ha sempre avuto". Già da quest'anno, ha detto, si inizieranno a vedere "grandi differenze", anche se il piano di rilancio sarà "verosimilmente a regime nel 2026". "Sono certo - ha detto - che si potrà fare un grandissimo lavoro superati i problemi finanziari che purtroppo hanno gravato su questa istituzione per qualche decennio". Quello di Fuortes sarà un Maggio "aperto a tutti e a tutte le collaborazioni", come dimostra già la presenza in teatro dell'étoile Roberto Bolle, protagonista dello spettacolo 'Viva la Danza'. "Il Teatro del Maggio musicale fiorentino - ha spiegato Fuortes - sarà protagonista del programma Rai che andrà in prima serata il 29 aprile" per la Giornata internazionale della danza, ma Bolle "è anche un amico quindi stiamo già immaginando qualcosa con lui negli anni futuri".
Pensando al futuro, il neo sovrintendente volge anche lo sguardo verso Roma e il ministero della Cultura. "Ho già rappresentato al ministro la specificità del Maggio cioè quella di avere un Festival molto importante e contemporaneamente di fare un'attività teatrale regolare. Per questa duplicità non c'è un finanziamento straordinario mentre penso che il Festival meriti un'attenzione particolare. Il ministro ha detto che su questo ci sarà grande attenzione". Un primo segnale potrebbe già arrivare con la presenza di Sangiuliano alla serata inaugurale dell'86/o Festival del Maggio musicale, con il concerto sinfonico diretto da Daniele Gatti.
La programmazione continuerà poi fino al 13 giugno con tre opere liriche, Turandot, Jeanne Dark, Tosca, un balletto e concerti sinfonici diretti da Gatti, Myung-Whun Chung, Riccardo Muti e Zubin Mehta, che scherzando in conferenza stampa con Fuortes ha detto: "Sei il mio sedicesimo sovrintendente" al Maggio. Il sindaco di Firenze e presidente della Fondazione lirica Dario Nardella si è detto "veramente felice perché il Maggio può davvero rinascere", spiegando anche che "al massimo tra 20 giorni avremo finito anche l'ultimo pezzetto del teatro con la conclusione dei lavori all'ultimo piano, in tutto un investimento da 260 milioni". "Si apre un nuovo orizzonte per il teatro" le parole del governatore toscano Eugenio Giani che lo vorrebbe aprire anche a "musical, iniziative musicali giovani e attività di qualità che allargano gli orizzonti".
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