Giorgia Meloni, in visita a Verona al Vinitaly, a chi le chiede del caso Amadeus e se ci sia un controllo del governo sulla Rai: "Io penso che i cittadini possono giudicare se c'è un controllo sulla Rai".
Ha detto bene: i cittadini hanno già manifestato il loro giudizio: la Rai è ormai ostaggio dei meloniani, a partire dall'informazione.
E quelli che meloniani finora non si sono dichiarati, ma aspirano a qualche incarico, ci stanno pensando, e meditano di farlo apertamente perchè, come dice il proverbio - o mangi questa minestra o ti butti dalla finestra - se non stai con Meloni...
Fra i meloniani illustri dell'ultima ora, va considerato anche Giovanni Minoli, noto giornalista, inventore di trasmissioni di durata secolare, ultimamente cittadino 'onorario' di Napoli, lui torinese; il quale interrogato sull'occupazione Rai, o sulla spartizione se si preferisce, ha risposto, candidamente: c'è sempre stata con ogni governo! Ha ragione ma non nel modo in cui stanno facendo ogni giorno i meloniani.
Perchè Minoli non ha avuto il coraggio di dirlo? Perchè fra breve ci sarà il nuovo Cda della Rai, e Minoli nutre la speranza, neppure tanto segreta - perchè non è la prima volta che se ne parla - di avere una responsabilità di rilievo nella Rai meloniana. Si dice addirittura che punti alla Presidenza, e forse per questo è 'tenero' con la Meloni. Ma lui non chiederebbe raccomandazioni a nessuno - così va dicendo in ogni intervista.
Peccato però che Gubitosi, durante il suo mandato da amministratore delegato Rai in una intervista, dichiarò che Minoli aspirava ad una direzione e che per ottenerla si era fatto raccomandare da chiunque. Come adesso starebbe facendo la Agnes che è portata in palmo di mano da Gianni Letta, in 'quota' Forza Italia. E come è lecito supporre, stia tentando di fare anche Minoli, facendosi raccomandare da tutti i santi del paradiso meloniano.
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