Oggi non si tenuta, a Roma, la solenne parata militare, nella festa dell'Unità d'Italia e delle Forze Armate. Dopo la deposizione di una corona all'Altare della Patria, il Presidente della repubblica ed il Ministro della difesa, sono partiti per Cagliari, dove si è celebrata con maggiore sfarzo la festa. Da qualche tempo, infatti, si è scelto di celebrare tale ricorrenza ogni anno in una città diversa.
Nelle prime ore del pomeriggio, invece, c'è stato un concerto al Senato, presente anche il ministro Crosetto, e naturalmente le più alte cariche dello Stato.
La banda 'interforze', diretta dal m. Cammarano ha suonato un programma - fra sacro e profano - da Puccini a Rossini a Rota e Morricone. Ma anche 'sacrilego', con la presenza di Albano - che c'entrava come il cavolo pugliese a merenda - e che ha cantato 'Nel sole' e poi 'Va' pensiero', dopo che il presidente del senato, La Russa, (ripreso più volte dalla tv, e sempre distratto o agitato) gli ha consegnato una targa riconoscendogli 'di aver portato la musica italiana nel mondo'.
L'altro elemento, che per noi sta a dimostrare quanto alta sia la inadeguatezza delle forze ora al governo al ruolo di rappresentanza e stile istituzionale, era che l'intera cerimonia era guidata, diretta dalla telecronista di 'Rai Parlamento' (che la trasmetteva in diretta). Impartiva ordini all'Aula di Palazzo Madama, commentava gli interventi per l'aula oltre che per il pubblico tv, annunciava gli oratori intervenuti, proprio come si fa in una trasmissione tv e non in una cerimonia solenne in occasione di una festa istituzionale, della quale semmai la tv dà, dovrebbe dare, solo conto.
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