Caro Ortombina,
posso dire che ho umana comprensione per te? Sì, ce l'ho perchè nei dieci anni in cui alla formazione del programma hai dovuto ascoltare e seguire le mie indicazioni ( e non viceversa, sai bene che è così) mi hai sempre ostacolato. Non hai mai capito che quel programma non poteva essere come di una lezione di musicologia, bensì quello di un concerto per un giorno di festa , in orario abbastanza insolito e in diretta tv.
Adesso, dopo le batoste che dal momento in cui ha fatto tutto da solo, hai preso in termini di ascolto televisivo ( dai 4.500.000 telespettatori, si è scesi introno ai 3.000.000), hai cominciato a fare quello che io facevo negli anni di collaborazione e che tu ostacolavi.
Ti sentivi, forse, in qualche modo 'commissariato' da me ( che lavoravo al programma per conto della Rai), senza ragione. Per questo ho per te umana comprensione.
Leggendo il programma di quest'anno trovo che comincia ad essere come deve e come era, salvo quel brano di Turandot che hai voluto inserire fra i due pezzi 'd'obbligo' finali da me indicati e mantenuti - per dimostrare che esisti - come se non bastassero gli altri della stessa Turandot quasi sempre presenti, ed anche per questo la mia umana comprensione aumenta.
Pietro Acquafredda
Nessun commento:
Posta un commento