"Sono state avviate le procedure per ripristinare il nome di Breuil-Cervinia", ha detto all'ANSA la sindaca di Valtournenche, Elisa Cicco, al termine di una riunione con il presidente della Regione Valle d'Aosta, Renzo Testolin, convocata per risolvere il problema della nuova denominazione, "Le Breuil", della celebre località turistica. Quest'ultimo si è detto disponibile alla soluzione precedente, che potremmo definire salomonica, di Breuil-Cervinia. "Invieremo alla Regione la richiesta per il cambio del nome" ha aggiunto la sindaca.
Il nome Cervinia è considerato un toponimo autarchico risalente all'epoca fascista, quando molti nomi venivano italianizzati. “Nessuno ha mai voluto cancellare Cervinia. Tutti i cittadini vogliono mantenere Breuil-Cervinia, anche l'amministrazione precedente e quella attuale”, ha affermato oggi anche l'ex sindaco di Valtournenche Jean Antoine Maquignaz.
Mentre sul Cervino nevica a dirotto e gli impianti sciistici sono ripartiti, la ministra del Turismo Daniela Santanché sbotta sui social: “Cervinia cambia nome e io non ne capisco il motivo. La nota località sciistica è riconosciuta in Italia e nel mondo come tale e un così drastico cambiamento non può che nuocere al settore turistico alberghiero e all’immagine di tutta la Valle D’Aosta. Ripensateci!”.
Il sindaco di Roma, ormai in carica da tempo, aveva promesso ai cittadini della Capitale che nel giro di qualche settimana - ma che dico: qualche mese, o qualche anno, comunque prima degli anni del suo mandato - avrebbe risolto i problemi della 'monnezza'- non altrimenti nota a Roma. Che cioè, finalmente, evitando accuratamente la raccolta e lo smaltimento, poteva essere ammirata per strade e piazza con grande gioia di romani e turisti. E quello ha fatto,
Ora però ha voluto ringraziare, con una nuova lodevole iniziativa, i Romani. Ha inviato da tempo la comunicazione relativa al pagamento della seconda rata semestrale della tassa sui rifiuti che solitamente negli anni scorsi, quando non ci si poteva beare della monnezza come ora, doveva e4ssere pagata entro la fine dell'anno, entro cioè il 31 dicembre o giù di lì.
Quest'anno, come premio per i Romani che hanno contribuito ad arricchire strade e piazze, ma anche cassonetti, con la loro profumatissima variopinta 'monnezza', ha anticipato il pagamento a fine novembre, cioè ad oggi.
Ha risposto: “Se vuole glielo dico. Netto? 28mila euro al mese. Poi dicono che sono scemo…”.
Quando gli viene chiesto quanto sia allora il lordo, replica comprensibilmente: “Il lordo? Io guardo il netto…”.
Feltri, che è sposato con Enoe e ha quattro figli (due avuti con lei e due nati da un precedente matrimonio), ha poi confessato che anche il suo patrimonio è piuttosto sostanzioso e che oltre ad avere comprato una casa ad ognuno dei suoi figli, ne ha acquistate addirittura sette per la sua consorte.
Ha spiegato: “Il mio patrimonio? E’ molto buono, ho comprato una casa a tutti i miei figli, ho regalato 7 appartamenti a mia moglie così non mi rompe…”.
“Ho una disponibilità abbondante”, ha sottolineato.
Gli è stato infine domandato se i “i dipendenti di Libero (il giornale che ha fondato nel 2000, ndr) guadagnano bene”. Ha risposto sostanzialmente che “non gliene importa nulla…”.
Il ministro della protezione civile e delle politiche del mare Nello Musumeci interviene sulla polemica tra Crosetto e la magistratura. “Crosetto è il primo a dover difendere l’autonomia della magistratura. Ha lanciato quel grido dall’allarme proprio perché preoccupato delle insidie che potrebbero nascondersi dietro la garanzia dell’autonomia e dell’indipendenza. Tutto il governo è per l’autonomia della magistratura”, ha detto Musumeci. “Se non lo avesse fatto sarebbe stato omertoso e complice di chi ritiene – non so con quale sistema – di pregiudicare questa indipendenza”, ha aggiunto Musumeci. “Ho grande fiducia nella magistratura e soprattutto quella che è indipendente e autonoma. Poi che all’interno ci sia qualcuno che pensa di fare politica, beh questo mi sembra fin troppo chiaro e va neutralizzato”, ha poi dichiarato il ministro, chiarendo che la politicizzazione non è mirata contro il solo centrodestra, ma contro chiunque.
«Italy in not only Roma, Venezia and Firenze but also Pesaro». Matteo Ricci senza confini, in lingua inglese, per la promozione di Pesaro2024 a New York. L'occasione è stata la 45esima edizione delRossini Opera Festival, in programma aPesarodal 7 al 23 agosto 2024, presentata nella sede del Consolato d’Italia aNew York. Sono intervenuti il Console generale Fabrizio Di Michele, il sindaco di PesaroMatteo Ricci, il SovrintendenteErnesto Palacioe il Direttore artisticoJuan Diego Flórez. Il programma, mai così ampio, coprirà un periodo di ben 17 giorni, 4 in più del consueto, onde offrire maggiori possibilità di assistere agli spettacoli al pubblico che da tutto il mondo sarà a Pesaro, anche in coincidenza con gli eventi di Pesaro capitale italiana della cultura 2024.
Saranno proposte ben cinque opere: due nuove produzioni (Ermione e Bianca e Falliero) e tre riprese (L’equivoco stravagante, Il barbiere di Siviglia e Il viaggio a Reims dei giovani dell’Accademia Rossiniana). Nel programma concertistico figurano la prima assoluta nella revisione sulle fonti della Messa di Ravenna, la Cantata Il vero omaggio, due Concerti lirico-sinfonici e cinque Concerti di Belcanto. Il programma sarà chiuso con l’esecuzione in forma di concerto del Viaggio a Reims, a celebrazione del 40o anniversario della sua prima esecuzione in tempi moderni al ROF 1984.
Il Festival sarà inaugurato il 7 agosto al PalaScavolini, nuovo spazio teatrale riaperto all’interno del già celebre PalaFestival, da Bianca e Falliero, non più eseguita al ROF dal 2005. Roberto Abbado dirigerà l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai e il Coro del Teatro Ventidio Basso. Nel cast, Jessica Pratt (Bianca), Aya Wakizono (Falliero), Dmitry Korchak (Contareno), Giorgi Manoshvili (Capellio), Nicolò Donini (Priuli), Carmen Buendía (Costanza), Dangelo Díaz (Cancelliere), Claudio Zazzaro (Ufficiale/Usciere). Lo spettacolo è affidato a Jean-Louis Grinda, con Rudy Sabounghi per scene e costumi e Laurent Castaingt alle luci. Le tre repliche si terranno l’11, 14 e 19 agosto.
Seguirà l’8 agosto al Teatro Rossini la prima dell’Equivoco stravagante, già visto con grande successo al ROF 2019. Michele Spotti guiderà la Filarmonica Gioachino Rossini e il Coro del Teatro della Fortuna nello spettacolo ideato da Moshe Leiser e Patrice Caurier con le scene di Christian Fenouillat, i costumi di Agostino Cavalca e le luci di Christophe Forey. Nella compagnia di canto figurano Maria Barakova (Ernestina), Nicola Alaimo (Gamberotto), Pietro Adaíni (Ermanno), Carles Pachón (Buralicchio), Patricia Calvache (Rosalia) e Matteo Macchioni (Frontino). Repliche il 12, 16 e 21 agosto.
Alla Vitrifrigo Arena il 9 agosto sarà la volta della seconda nuova produzione, Ermione, assente a Pesaro dal 2008. Michele Mariotti dirigerà l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai e il Coro del Teatro Ventidio Basso. La messinscena è a cura di Johannes Erath, con scene di Heike Scheele, costumi di Jorge Jara, video di Bibi Abel e luci di Fabio Antoci. Nel cast, Anastasia Bartoli nel ruolo del titolo, affiancata da Victoria Yarovaya (Andromaca), Enea Scala (Pirro), Juan Diego Flórez (Oreste), Antonio Mandrillo (Pilade), Michael Mofidian (Fenicio), Martiniana Antonie (Cleone), Paola Leguizamón (Cefisa) e Tianxuefei Sun (Attalo). Repliche il 13, 17 e 20 agosto.
La quarta opera in cartellone, in programma alla Vitrifrigo Arena dal 10 agosto, sarà Il barbiere di Siviglia, applauditissima al ROF nel 2018 e ripresa anche nell’edizione autunnale del 2020. Lo spettacolo, ideato da Pier Luigi Pizzi, sarà diretto da Lorenzo Passerini, alla guida dell’Orchestra Sinfonica G. Rossini e del Coro Ventidio Basso. Nella compagnia di canto, Maria Kataeva (Rosina), Andrzej Filonczyk (Figaro), Jack Swanson (Conte d’Almaviva), Carlo Lepore (Don Bartolo), Michele Pertusi (Don Basilio), Patrizia Biccirè (Berta), William Corrò (Fiorello/Uficiale). Repliche il 15, 18 e 22 agosto.
La 36a edizione dell’Accademia Rossiniana “Alberto Zedda”, al via il 1o luglio, si chiuderà il 15 luglio al Teatro Rossini con il consueto Concerto finale. Gli allievi, diretti da Davide Levi, saranno protagonisti, il 16 e 19 agosto al PalaScavolini, del Viaggio a Reims ideato da Emilio Sagi e ripreso da Matteo Anselmi. I cantanti dell’Accademia Rossiniana si esibiranno inoltre nei Salons Rossini, concerti tenuti nei borghi storici della provincia, e nei Concerti al Museo Nazionale Rossini.
Fitto il programma concertistico, con dieci appuntamenti tutti in programma al Teatro Rossini. Si comincerà l’11 agosto con una prima assoluta: la Messa di Ravenna, eseguita nella revisione sulle fonti a cura di Ferdinando Sulla, anche direttore della Filarmonica Gioachino Rossini e del Coro del Teatro della Fortuna, nonché dei solisti Jorge Juan Morata, Tianxuefei Sun e Alejandro Baliñas.
Seguirà il 15 agosto la Cantata Il vero omaggio, con Giulio Cilona alla guida della Filarmonica Gioachino Rossini e del Coro del Teatro della Fortuna. Nel cast Sara Blanch, Victoria Yarovaya, Ruzil Gatin e Alejandro Baliñas.
Saranno due i Concerti lirico-sinfonici: il 18 agosto Alessandro Cadario dirigerà Gregory Kunde e la Filarmonica Gioachino Rossini; il 20 agosto Jacopo Brusa dirigerà Giorgio Caoduro e l’Orchestra Sinfonica G. Rossini. In programma anche cinque Concerti di Belcanto: protagoniste Eleonora Buratto (12 agosto), Pietro Spagnoli (13 agosto), Ramón Vargas (14 agosto), Sara Blanch (17 agosto) e Daniela Barcellona (21 agosto). Il 22 agosto Delphine Constantin-Reznik, (arpa) e Roman Reznik (fagotto) saranno protagonisti di Rossinimania.
Il ROF 2024 si chiuderà il 23 agosto al PalaScavolini con l’esecuzione in forma di concerto del Viaggio a Reims. Diego Matheuz dirigerà l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai e il Coro del Teatro Ventidio Basso, nonché un cast composto da Vasilisa Berzhanskaya (Corinna), Maria Barakova (Marchesa Melibea), Sara Blanch (Contessa di Folleville), Karine Deshayes (Madama Cortese), Jack Swanson (Cavalier Belfiore), Dmitry Korchak (Conte di Libenskof), Mihael Mofidian (Lord Sidney), Erwin Schrott (Don Profondo), Nicola Alaimo (Barone di Trombonok), Vito Priante (Don Alvaro), Alejandro Baliñas (Don Prudenzio), Tianxuefei Sun (Don Luigino), Paola Leguizamón (Delia), Martiniana Antonie (Maddalena), Vittoriana De Amicis (Moestina), Nicolò Donini (Antonio), Jorge Juan Morata (Zefirino/Gelsomino).
Gli Enti fondatori del ROF sono il Comune di Pesaro, Intesa Sanpaolo e la Fondazione Scavolini. Il Festival si attua con il sostegno di Ministero della Cultura, Comune di Pesaro, Regione Marche, EBWorld, Fondazione Meuccia Severi. L’evento di New York è stato realizzato con la collaborazione di Neos, compagnia aerea italiana parte di Alpitour World, e Regione Marche.