lunedì 1 maggio 2023

Una libreria ad alta quota aperta ogni domenica fino ad ottobre ( da La Repubblica, di Federica Cravero)

 Un alpeggio di famiglia, costruito negli anni Trenta e pian piano lasciato andare all'abbandono. E un libraio entusiasta e coraggioso, oltre che appassionato di montagna. Dalla somma di questi due fattori è nata la libreria Alpe Colle, aperta da Marco Tosi, 36 anni, a 1238 metri d'altitudine, sperduta tra i monti Morissolo e Spalavera, sopra Verbania. Libri se ne vendono anche a quote più alte, se si pensa ad alcune località sciistiche, magari in edicole o market, ma nel suo genere è la più alta libreria dell'arco alpino. " Ho cercato in giro ma non ne ho trovate altre simili - dice - . Però sarei contento di sapere che altri hanno avviato un percorso come il mio per ripopolare la montagna". La sua idea è chiara: " I ragazzi non hanno bisogno di ricette, ma di esempi: vorrei che, vedendo quello che ho creato io, potessero trarre ispirazione e capire che anche nei posti di provincia si possono fare cose interessanti e andarsene in città non è l'unica strada per realizzarsi", insiste.

Erano anni che Tosi, che ha anche una libreria a Pallanza e tratta anche libri usati e fuori catalogo, cercava un modo per far rivivere la casa che il bisnonno aveva costruito quasi un secolo fa in quell'alpeggio che per qualche decennio è stato anche un luogo di villeggiatura, ma che da tempo è disabitato. Idea riuscita visto che ieri, nel giorno dell'inaugurazione, più di un centinaio di persone sono passate da quella libreria d'alta quota. Gente di Verbania, ma anche molti turisti da Milano. "La cosa che io trovo più bella è che le persone si fermano in giardino, a parlare per ore di questo e di quel libro che hanno letto. Poi qualcuno parte per dei trekking che si snodano su e portano a posti meravigliosi con vista sul Lago Maggiore".

La libreria resterà aperta ogni domenica fino a ottobre. Negli anni scorsi era stata fatta una sperimentazione, facendo delle aperture eccezionali durante l'estate che avevano riscosso un buon successo di pubblico. " E mi avevano confortato del fatto che si possa valorizzare un luogo e richiamare gente non solo servendo cibo e dando da bere, cosa che il più delle volte sembra l'unica strada per aprire un'attività soprattutto in località fuori mano - mette in chiaro il libraio - Certo anche da noi abbiamo voluto mettere un corner dove prendere un caffè e dove comprare qualche prodotto tipico o una birra artigianale, ma lo si fa solo per dare un conforto a chi sale su e per valorizzare le produzioni del territorio, non è il cuore principale dell'attività, che restano i libri".

La decisione di aprire il cancello del giardino e la porta della baita bianca con le persiane rosse è stata condivisa anche dal resto della famiglia, che non immaginava che quella casa potesse avere un futuro così particolare. Anche le stanze sono state rimesse a posto e sono stati preparati tavoloni per esporre i libri all'aria aperta. Ed è diventato un posto in cui passano tanto i ragazzini che gli ultra ottantenni, anche perché all'Alpe si arriva inauto. Qualche disagio ancora c'è, la linea telefonica è ballerina, il bancomat non funziona e per consentire i pagamenti digitali il libraio si fa fare dei bonifici dal cellulare. Ma la strada è appena all'inizio. "Cultura e ripopolamento - conclude Tosi - creano percorsi virtuosi anche economici per la montagna: lo dimostra il fatto che la libreria Alpe Colle oggi non sia un passatempo ma un lavoro".

 

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