I portici di piazza dei Cinquecento, tra via D’Azeglio e via Cavour, trasformati in un accampamento di fortuna. Con almeno 20-30 persone presenti, per lo più immigrati con qualche italiano, e una quindicina di materassi ammassati a terra tra cartoni, fornelletti da campo e qualche oggetto personale. L’occhio distratto del turista o del romano, diretto verso la stazione, non se ne accorge. Ma la baraccopoli di fortuna che si è creata a piazza dei Cinquecento è una vera e propria bomba sociale, a pochi metri dalla porta di accesso della Capitale e dalla statua di Giovanni Paolo II. «Conosciamo la situazione- ha spiegato a Leggo Alessandro Radicchi, fondatore di Binario 95, associazione che da anni si occupa di aiutare i senza fissa dimora- si tratta di persone che non accettano accoglienza, alcuni con problemi psichici ed altri con problemi di dipendenza. Purtroppo, poi, quell’angolo di piazza, con i negozi chiusi, favorisce la creazione di queste situazioni. Quello che possiamo fare è aumentare i posti letto. Il Comune ci sta lavorando con l’obiettivo di passare da 1400 a 1800. Ma soprattutto dobbiamo aiutare queste persone con interventi sociali. Ci sono bandi, a cui Binario 95 sta partecipando, per accorciare la distanza tra il sistema sanitario e le persone che si trovano in strada. Bisogna aumentare la loro consapevolezza rispetto alla situazione che vivono. Così le potremo poi aiutare dal punto di vista socio-sanitario e dell’accoglienza».
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