Bob Dylan, il capolavoro 'Blowin in the wind' compie 60 anni
Ci sono poche canzoni al mondo importanti come Blowin' in the wind. No, non stiamo esagerando, basta pensare a come, sessanta anni fa, quella canzone contribuì a cambiare il mondo, ad aprire gli occhi e la mente di un incredibile numero di persone, a cambiare il corso della popular music, a trasformare un giovane "menestrello di Duluth" nel gigantesco Bob Dylan. Pensate alla canzone, alle sue strofe, alla sua semplice verità, al modo in cui Dylan, senza retorica, senza vanto, ne canta le parole e a quanto quelle parole siano ancora, incredibilmente, sfortunatamente, ineluttabilmente vere. Tre strofe, scritte circa un anno prima della pubblicazione dell'album The Freewheelin' Bob Dylan che uscì esattamente sessanta anni fa, il 27 maggio del 1963, tre strofe che ci dicono che il destino dell'umanità è nelle mani dell'umanità, che solo chi non vuole non cambierà mai. Ma Blowin' in the wind ci dice anche che non si può far finta di non vedere quello che accade nel mondo, che "alcuni dei più grandi criminali sono quelli che girano la testa dall'altra parte quando vedono qualcosa di sbagliato sapendo che è sbagliato", come disse Dylan stesso. È un'opera d'arte, semplice, diretta, immediata, nitida, bellissima. È solo una canzone, si potrebbe dire, ma sarebbe come dire che Guernica di Picasso è solo un quadro, o che Se questo è un uomo di Primo Levi è solo un libro.
Blowin' in the wind arrivò al secondo posto nelle classifiche di vendita, poche settimane dopo la pubblicazione, nella versione di Peter Paul & Mary, non riuscì ad arrivare al vertice perché al primo posto c'era Stevie Wonder con Fingertips, ma il singolo vendette comunque più di un milione di copie.
E ci sono pochi album come The freewheelin' Bob Dylan, che oltre a Blowin' in the wind contiene anche Masters of war (oggi più attuale che mai), A hard rain's gonna fall, Girl from the north country, Dont' think Twice it's all right, tanto per citare i brani passati, letteralmente, alla storia. Ascoltarlo oggi, sessanta anni dopo, è illuminante, ogni canzone è un gioiello, bellezza, sentimento e impegno sono collegate l'una all'altra. Ma quei 2.46' minuti di Blowin' in the wind sono quanto basta per capire che alcune canzoni, anche se sono nel vento, sono destinate a restare per sempre con noi.
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