domenica 28 maggio 2023

Pnrr in Italia, un fronte aperto il cui esito è tuttora incerto

Meloni, 'la' premier, anche su questo fronte ha toppato clamorosamente, quando ha deciso di affidare, per semplice spartizione fra partiti della maggioranza, i fondi 'che mai più ritorneranno' del Pnrr a Raffaele Fitto.

 Lo ha sottolineato a a Trento, il Nobel Stglitz, quando ha detto che, pur non avendo piena conoscenza nel dettaglio dell'economia italiana, pensa che " uno dei problemi è che il vostro governo - si riferisce all'Italia, naturalmente - sembra avere mostrato un alto livello di incompetenza nella capacità di gestione dei fondi che l'Europa ha erogato". Più duro di così?

 E non è il solo, c'è anche la Corte dei Conti, che muove appunti simili al Governo ed all'azione del ministro Fitto che offeso - come fanno i bambini quando vengono beccati con le mani nella marmellata - vuole togliere potere al massimo tribunale italiano che guarda la tenuta dei conti ecc...

 Perchè è accaduto anche questo, e cioè che dopo aver ottenuto fondi europei, in bella quantità, ancora una volta  e peggio di sempre, non riusciamo a spenderli, e siamo perciò costretti a rifiutarli, se non è la stessa Europa a toglierceli prima,  perchè abbiamo mancato gli 'obiettivi' legati strettamente all'erogazione dei fondi.

 Una spiegazione a tutto questo l'ha data ElleKappa, ieri, su La repubblica, nel suo 'Punto di svista':

" Pnrr, i ritardi colpa della sostituzione etnica' .' Incapaci al posto dei competenti'.

 Che spiega la foga con cui il ministro Lollobrigida, cognato, ha fatto muro contro la sostituzione etnica, che sarebbe la seconda, dopo quella, disastrosa, che sua cognata, la Premier, ha operato con il suo gabinetto. 

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