San Carlo, lo sciopero non si ferma: a rischio i prossimi spettacoli
San Carlo, lo sciopero non si ferma: a rischio i prossimi spettacoli

Due scioperi in 4 giorni. Due scioperi e due concerti in scena senza orchestra (domenica scorsa) e senza coro (ieri sera), quando il soprano Maria Agresta ha dovuto esibirsi accompagnata solo dal pianoforte, nonostante lo spettacolo prevedesse cori da opere e canzoni napoletane. "Dovevo essere sul palco in compagnia di qualcuno, spero di darvi ugualmente un bel concerto", è la battuta con cui Agresta ha rotto il ghiaccio con il pubblico, in una sala sold out.

L'assemblea dei lavoratori del teatro San Carlo ha votato ieri pomeriggio, a maggioranza, per lo sciopero. Hanno dibattuto a lungo, oltre cento tra artisti e maestranze. E l'assemblea ha dato voce al malessere intenso che si vive al San Carlo in questi giorni. Un malessere amplificato dalla vicenda Lissner, sul cui pensionamento il governo tira diritto nonostante i dubbi espressi dal Servizio studi della Camera, che però, si puntualizza in una nota, "non emette alcun giudizio di costituzionalità, ma si richiama alla giurisprudenza costituzionale in materia".

E allora " l'assemblea generale dei lavoratori del San Carlo conferma la lotta" scrivono le Rsu del teatro e le segreterie di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, Fials Cisal...