Dieci anni fa ho scritto un pezzo sugli effetti della droga più vecchia del mondo - ha esordito Ligabue sul palco del Concertone del Primo maggio a Roma
La droga più vecchia del mondo non è chimica, è mentale ed è la smania di potere.
In genere chi più ne ha più ne vuole e spesso, come quasi ogni tossico, è capace di qualunque cosa pur di non andare in crisi d'astinenza".
Ligabue torna al concerto del Primo Maggio a Roma dopo 17 anni e lo fa a sorpresa anticipando la sua esibizione - Il sale della Terra e Urlando contro il cielo - con una breve introduzione contro la sete di potere.
"Di fronte alle overdose di un certo potere, agli abusi di cui è capace, serve un altro potere, quello di far sentire la tua voce e non permettere a nessuno, per esempio, di provare a cancellare la tua storia e riscriverla come gli pare, di non permettere a nessuno di provare a toglierti il diritto di amare, certo, sempre in modo consenziente, ma di amare chi ti pare, come ti pare, quanto ti pare e mettere su la famiglia che ti pare e magari riuscire a mantenerla con un salario decente.
Questo è un pezzo sulla tossicità di quel potere che logora anche chi ce l'ha". (ANSA).
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