Domani la prima dell'Alceste di Gluck, diretta da Gianluca Capuano ( ci sia consentito ricordare ancora che diciotto anni fa noi lo invitammo a Città di Castello a dirigere il più noto degli oratori di Carissimi, Jephte, mentre lui era conosciuto più come 'studioso' di Carissimi) che nella passata stagione aveva diretto l'opera più nota del medesimo autore e cioè Orfeo ed Euridice.
Ma la notizia per cui i giornali hanno fatto a gara nel segnalarla, e il Corriere, come sempre l'ha avuta vinta, è che debutta a Roma Marina Viotti, sorella del direttore Lorenzo, e di altri due componenti la famiglia, ambedue cornisti affermati, e tutti figli del direttore capostipite, Marcello, scomparso ancora giovane.
Ogni giorno, in tanti teatri c'è qualcuno che canta per la prima volta, ma a questo qualcuno, non si riserva quasi mai l'onore della cronaca. Mentre Marina Viotti, sorella del più noto direttore Lorenzo, se lo merita.
E sapete perchè - e sta qui la notizia offerta dalla lunga intervista del solito Cappelli, sul Corriere? Perchè Lei dice: la 'classica' ha bisogno di cambiare, ed offre la sua ricetta. Alla fine di ogni concerto, fra lo sconcerto generale, lei augura sempre la 'buona notte' al suo pubblico.
Ha ragione Marina Viotti. Il mondo della musica sta già cambiando per effetto del suo: "Buonanotte dai suonatori"!
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