Inutile ripetere che a lungo, e non solo noi italiani, rimpiangeremo Mario Draghi che alla presidenza della BCE ha mirato sempre al bene dell'Europa, in periodi di grandi turbolenze monetarie mondiali.
Quando ha lasciato, per fine mandato, la BCE, ed a lui è succeduta Cristine Lagarde, provenienza FMI, tutti hanno detto - e Draghi ha confermato, rassicurandoci - che non avrebbe potuto far altro che continuare sulla scia da lui tracciata.
E, invece, che ti fa questa incosciente signora, che tutti attendevano al suo primo discorso, in piena crisi mondiale della pandemia da Coronavirus? Apre bocca e con poche frasi, fuori luogo e CRIMINALI - chiamiamo le cose con il loro nome -
ha seminato il panico. Non ha rassicurato i mercati, anzi li ha affondati con le sue parole: tutte le borse europee hanno avuto perdite a due cifre, che in altri tempi, meno difficili di questi, non hanno mai conosciuto.
Intervento da incosciente e CRIMINALE, che ha spinto anche il saggio Mattarella - che non ha potuto sottrarsi al coro di critiche sacrosante - ad intervenire con una nota ufficiale, breve ma durissima.
Al contrario delle nostre consorelle europee, Francia e Spagna, che non abbiano fatto altrettanto; a cominciare da Macron che ha appoggiato la candidatura della Lagarde alla BCE, prima della Merkel.
Christine Lagarde ha tentato di attutire la portata disastrosa del suo CRIMINALE discorso, senza grandi risultati - ovvio!
Lei deve sentirsi come quel primo tedesco che ha introdotto il virus Corona dalla Cina in Europa, passandolo poi al manager di Codogno. Da solo, per sua incoscienza, ha creato un disastro mondiale, altro che pipistrello!
Con l'aggravante per la Lagarde, rispetto al criminale 'inconsapevole' del tedesco, che Lei poteva, anzi doveva prevedere le conseguenze di quel suo parlare CRIMINALE.
In altri tempi, persone di diverso spessore - non riesce ad incantarci la signora, che ha preso il posto al FMI, nel 2011, di quel suo connazionale, Strauss-Kahn, inquisito, che di casini ne ha creati tanti - riscontrato il danno procurato, avrebbero mollato l'incarico, ritirandosi a vita privata, lontana dagli occhi del mondo, anche per evitare di essere linciata.
Lei invece no. Continuerà nel suo incarico - per il quale è assolutamente inadatta, soprattutto in un periodo di gravissima crisi mondiale - ed a mostrarsi sempre come appena uscita dall'atelier di uno stilista di classe con annesso parrucchiere per ricche signore.
Vorremmo poter pensare che almeno la sua prima notte, dopo aver provocato un disastro di proporzioni immense, l'abbia passata, insonne, angosciata, con fortissimi mal di testa. Anche se nè la sua insonnia, nè la sua angoscia e neanche il suo mal di testa potranno cancellare il disastro. Una nostra vendetta, forse meschina, ma non del tutto ingiustificata e comunque sproporzionata al danno.
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