Ieri sera, quasi sino alla conclusione, abbiamo visto su La7 la puntata di 'Non è l'Arena' di e con Massimo Giletti, che si è rivelato come il peggior teatrino, ai tempi del Coronavirus.
Con i soliti, ormai insopportabili, ritornelli: io sono in primo 'piano' - ma forse voleva dire 'in prima linea', l'italiano non è il suo forte!- od anche: devo dare la pubblicità, che ci devo fare se ne ho molta?- cose che potrebbe risparmiarci ogni tanto. E dovrebbe.
Perchè ieri sera ha dimostrato come sa recitare la parte dell'incazzato speciale, copione che ormai conosciamo; come si sia circondato di vestali 'adoranti', vedi Nunzia De Girolamo (che non sappiamo più che mestiere faccia: opinionista, intrattenitrice, prossima ad abbracciare 'Italia Viva' e poi - adorabile - mamma, moglie, donna) e di quanto veloce ed abile sia nel passare da argomenti che richiedono attenzione e impegno ad altri che sono delle vere e proprie cazzate televisive, sconce e censurabili - e, per questo, il garante dovrebbe sanzionarlo.
Come si fa, al termine di una puntata incentrata sulla drammaticità della situazione - durante la quale non si è guardato dall' attizzare polemiche che lui stesso ha poi definito inutili e dannose, come quelle fra governo e regioni - dare spazio e voce a tale Panzironi, ciarlatano alla stregua del dottor Dulcamra dell'Elisir d'amore donizettiano.
Forse era meglio trattare, in finale di puntata, come faceva quasi ogni volta prima della tragedia del Coronavirus, argomenti 'per adulti'- per questo affrontati a notte inoltrata; Panzironi no, è un insulto ed anche una indecenza più indecente di qualunque argomento che riguardi il sesso.
Giletti potrà sicuramente ribattere che l'ha fatto per mettere in guardia dai ciarlatani, ma a noi non ci incanta. Lui l'ha fatto perchè la caciara, anche in momenti tragici, tira! E lui ne approfitta.
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