Anche le cooperative si attrezzano per rispondere all'emergenza coronavirus: Legacoop ha segnalato che 12 cooperative hanno avviato la produzione di mascherine in tessuto speciale che consentono fino a 100 lavaggi per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19.
Saranno 400 mila i pezzi inizialmente prodotti, ma si punta ad ampliarne il numero. Produzione che, a seguito di una riconversione dell'attività da parte delle imprese, apre i battenti oggi con disponibilità di consegna già da oggi, in un giorno di fatto.
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Le mascherine saranno di cotone e dotate di un doppio meccanismo con, da un lato, un trattamento Antimicrobico non migrante e ad azione meccanica, che agisce quindi forando meccanicamente la parte cellulare del microorganismo entrando a contatto con circa 25.000 "aculei", e dall'altro, un trattamento Waterproof, quindi antigoccia, che garantisce l'impermeabilizzazione del tessuto e quindi blocca il passaggio di gocce o di salivazione dall'utente all'ambiente e viceversa.
Il progetto di intervento, sostenuto con un finanziamento di 100 mila euro da Coopfond, il Fondo di promozione di Legacoop, vede come capofila le Cooperativa Csc di San Cesario sul Panaro (Mo) e la Coop sociale Progetto Quid di Verona.
"Cooperazione tra cooperative è uno degli storici principi su cui si basa il movimento cooperativo fin dalla sua costituzione. - dichiara il presidente di Legacoop, Mauro Lusetti - Ancor più prezioso e prioritario in un periodo di grave emergenza sanitaria, economica e sociale.
L'iniziativa messa in campo ne è una concreta dimostrazione, un esempio della cooperazione che non si ferma, che si reinventa, che collabora, che innova, senza sosta, per tutelare lavoratori e imprese e per essere al fianco delle persone, dei territori e delle comunità. Insieme, e uniti oggi più di ieri, avremo una possibilità in più di farcela anche questa volta".
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