mercoledì 18 marzo 2020

Che altro si deve fare per convincere tutti ad osservare le regole relative all'isolamento per contrastare il diffondersi del Coronavirus? ( da ItaliaOggi, di Giampiero Di Santo)


"Oltre 44 mila denunce e un milione di persone controllate in una settimana nell'ambito delle verifiche seguite alla pubblicazione delle nuove norme anti Coronavirus.

Secondo i dati forniti dal Viminale, dall'11 al 17 marzo, le forze dell'ordine impegnate nei controlli hanno denunciato 42.933 persone per violazione del Dpcm e 1.095 per false dichiarazioni a pubblico ufficiale". 
Nella sola giornata di ieri, martedì, le forze di polizia hanno controllato in tutta Italia, in applicazione delle misure di contenimento del contagio, 187.455 persone e 8.089 sono state denunciate; gli esercizi commerciali controllati sono stati 111.512, denunciati 154 esercenti e sospesa l'attività di 33 esercizi commerciali.
Il Viminale fa sapere che salgono così a 1.025.655 le persone controllate dall'11 al 17 marzo, 43.595 quelle denunciate ex articolo 650 C.P., 926 le denunce ex articolo 495 C.P., 527.014 gli esercizi commerciali controllati e 1.473 i titolari denunciati.
                                                                                     (Rai News)

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Il governo è pronto a un'altra stretta delle misure per contrastare il contagio da coronavirus. 

Il premier Giuseppe Conte ha convocato a Palazzo Chigi un vertice di emergenza al quale partecipano il ministro dei Beni culturali e capo della delegazione del Pd, Dario Franceschini, Teresa Bellanova, titolare delle Politiche agricole e capodelegazione di Italia viva, il minsitro dell'Economia, Roberto Gualtieri e il numero uno degli Esteri, Luigi Di Maio. In videoconferenza sono collegati il vicecapogruppo di iv alla camera, Luigi Marattin, Maria Cecilia Guerra di Leu il viceministro dell'Economia Antonio Misiani. E' presente anche il sottosegretario della presidenza del consiglio, Riccardo Fraccaro. 

Le voci di un possibile inasprimento delle misure contenute nei vari dpcm emanati in questi giorni trovano conferma nell'intervista rilasciata al Tg1 dal ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, che ha dichiarato: "Credo che nelle prossime ore bisognerà prendere in considerazione la possibilità di porre il divieto completo di attività all'aperto.Abbiamo lasciato questa opportunità perché ce lo consigliava anche la comunità scientifica. Ma se l'appello di restare a casa non sarà ascoltato saremo costretti anche a porre un divieto assoluto. 

Le parole di Spadafora arrivano dopo i numeri molto alti di contravvenzioni elevate in tutta Italia a chi non rispetta la quarantena e i dati del contagio che soprattutto in Piemonte appaiono molto preoccupanti. Anche il presidente della Lombardia, Attilio Fontana, ha minacciato norme più dure in caso di mancato rispetto dei divieti. Sul campionato di serie A il ministro dello Sport ha spiegato: "Ritengo possa riprendere a giocare il 3 maggio, almeno questo è quello che speriamo. Valuteramo poi se a porte aperte o porte chiuse, dipenderà dalla situazione. Poi ci saranno le competizioni europee che si incroceranno col calendario».

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