venerdì 27 marzo 2020

Coronavirus. Troppa confusione che ci fa venire un sospetto

In queste settimane di emergenza si leggono ed ascoltano dichiarazioni a raffica sulla reale situazione dell'emergenza, sulle cifre del contagio e sui problemi che il virus comporta  ora e comporterà domani, certamente più numerosi, una volta che l'emergenza sarà passata.

Come se non bastassero ci si è messo anche il clima pazzo di questi ultimi giorni, con  gelate e nevicate, che potrebbe non infondata - se non l'ha già fatto in parte - mettere in ginocchio l'agricoltura e il comparto vivaistico che, proprio in primavera conosce il suo momento migliore e che ora rischia di far andare al macero piante e fiori di ogni genere. Come pure - altra paura non infondata -  identica sorte potrebbe toccare a colombe pasquali ed uova di cioccolato. Insomma una catastrofe generale.

Basta? No. C'è anche Tridico, presidente dell'INPS, che in due giorni  ha affermato che il suo istituto, che eroga le pensioni agli italiani, ha liquidità fino a maggio, dopo no. Lo ha detto l'altro ieri; oggi i TG riferiscono che, a detta dello stesso Tridico, le pensioni non sono in pericolo. Che deve pensare un cittadino qualunque di questo signore messo a capo dell'INPS dai grillini? 
 O che è un 'idiota'- ci si perdoni il termine - o che, strigliato dai suoi sponsor politici, ha ritrattato, mentendo. Ma a questo punto non capiamo più se diceva il vero prima o dopo. Cioè anche di lui non possiamo più fidarci.

Come non possiamo fidarci di Salvini e dei 'suoi' Governatori che vantano nelle regioni amministrate, specie la Lombardia, la migliore sanità del mondo ed hanno commesso e continuano a commettere errori su errori nella gestione dell'emergenza. Primo e più grave di tutti quello di non sottoporre a tampone tutti gli operatori sanitari, per evitare che siano anche loro diffusori di contagio,  veri untori, mentre mettono a repentaglio la loro stessa vita, curando con abnegazione le file interminabili di malati di Coronavirus. Senza dire della mancanza di dispositivi sanitari fondamentali per gli operatori: mascherine, guanti, occhiali, camici ecc... Non era la migliore sanità dì'Italia e del mondo?

L'opposizione chiede 'buon governo', cambio di governance, perchè - a loro dire - chi sta ora governando il paese non sa fare il suo lavoro. Cioè? Coloro che in un mese hanno cambiato parere troppe volte: prima 'la Lombardia non chiude', poi 'la Lombardia va chiusa' e poi ancora ' la Lombardia non può restare chiusa', vogliono dettare  la condotta al Governo che ora, diciamolo con chiarezza, in mezzo a mille difficoltà a causa della virulenza dell'infezione e dell'assoluta imprevedibilità della stessa,  sta reggendo l'impatto con misure  concrete e in fretta, anche fra errori.

L'intervento, ieri, di Conte  alla riunione dei 27  in Europa fa scuola in tal senso. L'Europa - ha detto alla maggioranza dei partner - non può pensare di far fronte all'emergenza, che è gravissima e che non risparmia nessuno, con strumenti che a malapena potevano andar bene in tempo di pace.  C'è anche chi ha detto, sperando che non accada, che in Europa, i vari Paesi cosiddetti 'del Nord' si muoveranno solo quando l'epidemia avrà toccato anche loro. Ma forse allora potrebbe essere tardi.  Perfino il consiglio del saggio Draghi, apparso  ieri, non è stato tenuto nel debito conto. Consigliava Draghi ai paesi i cosiddetti Eurobond, e aggiungeva che bisognava muoversi in fretta, perché domani potrebbe essere tropo tardi. L'Europa, Merkel compresa, ha fatto orecchie da mercante e si è presa una settimana o poco più di meditazione per dare una risposta. Conte ha replicato che con tutta Europa o da soli quegli strumenti l'Italia li metterà in campo.
La stessa cosa ha voluto ripetere - senza essere interpellato, ma al solo scopo di far sapere che lui esiste - Di Maio, stoppando anche coloro che vorrebbero Draghi a gestire, governare sarebbe più preciso dire, il nostro paese nel dopo epidemia.

In mezzo a questa generale confusione, che ci inquieta,  noi siamo attraversati da giorni da un cattivo pensiero. Non è che i politici, non perdendo il loro vecchio vizio di profittare delle emergenze, cercano con tutti i mezzi di partecipare alla spartizione della torta di finanziamenti ed aiuti che certamente  sarà offerta nel nostro paese?
C'è chi lo fa per fini elettorali principalmente, c'è chi  invece lo fa perché pensa che se non partecipa al banchetto che si sta per imbandire, dovrà attendere la prossima emergenza, la prossima catastrofe (perché questa è una catastrofe, più grave dei vari terremoti che hanno interessato alcune zone del nostro paese) ed il successivo banchetto.
 Non sarebbe vergognoso qualora fosse vero, e noi crediamo che sia vero? 

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