Tralasciamo di commentare le disposizioni - raccomandazioni? semplici consigli? o prescrizioni? - già diffuse per fronteggiare l'allargamento del contagio e, di conseguenza, non fare andare in tilt il sistema sanitario nazionale (in Lombardia è lì lì per saltare, essendo il numero dei posti letto di rianimazione assolutamente insufficienti, se il contagio proseguisse allo stesso ritmo di questi giorni) perchè molte di quelle disposizioni - consigli - sono anacronistiche, come quelle di non baciarsi ed abbracciarsi, di non stringersi le mani, di lavarsele frequentemente, di mantenere la distanza di sicurezza che è stata fissata ad un metro circa, se non addirittura ridicole ed in contraddizione con altre disposizioni che dovrebbero seguire immediatamente e non sono seguite. Come mantenere la distanza di sicurezza sui malandati mezzi di trasporto pubblici? dove lavarsi frequentemente le mani se l'amuchina gel, ad esempio è diventata introvabile ed è salita a costi proibitivi?
Tralasciamo il commento di tale disposizioni, e veniamo all'annuncio poi smentito ed infine solo rimandato, della chiusura delle scuole in tutta Italia fino al prossimo 15 marzo.
Se la notizia è arrivata alle agenzie di stampa, qualche idiota ufficio stampa - di Palazzo Chigi e/o di qualche ministero - l'ha fatta uscire, altrimenti...
Che la chiusura delle scuole, provvedimento che attesta la gravità della situazione del contagio da Coronavirus,. sia un provvedimento logico non ci vuole il capo ufficio stampa di Palazzo Chigi a capirlo. Ma che la decisione, grave gravissima, prima di essere assunta non può essere comunicata, come fosse fosse l'annuncio di una bella scampagnata causa vacanza a scuola, solo qualche idiota di ufficio stampa non riesce a capirlo, e la dà, prima che venga assunta.
L'intervento della ministra Azzolina fa capire che il provvedimento è allo studio, ma che la decisione verrà semmai comunicata nel pomeriggio di oggi - qualcuno dice: a mercati chiusi, più verosimilmente dopo che il premier ha incontrato i governatori delle regioni, competenti sul calendario scolastico e le parti sociali, oltre che i tecnici medici - perchè si tratta di una decisione che per la PRIMA VOLTA VIENE PRESA NEL NOSTRO PAESE.
E comunque il Governo non può attendere ancora, perchè - sostengono anche i presidi - l'organizzazione di scuole e famiglie per affrontare la messa in opera del provvedimento ha bisogno di tempo.
Ora è chiaro che chi ha messo in giro la notizia e non doveva farlo, andrebbe punito con il licenziamento, anche se si tratta di quella mente che dirige il traffico informativo a Palazzo Chigi, formatosi nella università televisiva di un Grande Fratello, che ancora una volta in queste settimane si conferma, in assoluto, come il peggio del peggio del peggio.
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