"Le regioni che vedono il maggior numero di persone positive sono Lombardia, Emilia Romagna e Veneto. Sono 1077 le persone positive in Lombardia, Emilia Romagna 324 e Veneto 271". "Sono 149 i guariti, 66 oggi.
Oggi ci sono 18 deceduti, 15 in Lombardia e 3 in Emilia-Romagna, il totale delle persone decedute arriva a 52" ha detto Borrelli che ha aggiunto "al momento non ci sono criticità nei posti di terapia intensiva". "Il numero dei tamponi effettuato è oltre 23.300 e il numero di casi positivi confermati dall'Istituto superiore di Sanità è 668" ha concluso il capo della Protezione civile, Angelo Borrelli.
L'Istituto superiore di sanità (Iss) e il Dipartimento Scientifico del Policlinico Militare Celio di Roma hanno sequenziato gli interi genomi del virus SarS-Cov-2 isolati dal paziente cinese e dal paziente lombardo (il paziente uno di Codogno, ndr). Presto sarà disponibile anche la sequenza di un paziente veneto.
Il sequenziamento, rende noto l'Iss, ha implicazioni importanti: permette di conoscere l'intero codice genetico del virus e di seguirne i cambiamenti nel tempo e nello spazio. Ciò è utile per conoscere e seguire i focolai e per investigare la struttura del virus stesso.
Gallera: 1.254 casi positivi in Lombardia e 38 decessi
"Ad oggi ci sono 1.254 casi positivi, di cui ricoverati 478, le persone in terapia intensiva 127, i positivi asintomatici 472. I decessi sono saliti a 38 (ieri erano 31), tutte persone anziane che avevano patologie correlate, soprattutto problematiche di carattere cardiologico o altro". A dirlo è l'assessore lombardo al Welfare, Giulio Gallera, nel corso di una conferenza stampa sull'emergenza coronavirus. Due pazienti positivi al Coronavirus provenienti dalla zona rossa del Lodigiano sono stati dimessi dal Sacco ha aggiunto Gallera. I due pazienti, ha spiegato, "arrivavano dalla zona rossa e sono state messe al domicilio in attesa che tampone diventi negativo".
Sala: siamo davanti a qualcosa di nuovo che ci ha colti impreparati
"Con il coronavirus siamo davanti a qualcosa di nuovo che ci ha colti impreparati". Lo ha detto il sindaco di Milano Giuseppe Sala in un passaggio del suo intervento in consiglio comunale. A Milano, intanto, riaprono alcune mostre e musei.
Disponibili 6.600 posti in 80 caserme
Nel caso fosse necessario reperire strutture per fronteggiare l'emergenza coronavirus, sono già disponibili circa 80 caserme, per un totale di 6.600 posti letto. Le strutture, secondo quando apprende l'Ansa, sono state messe a disposizione su tutto il territorio nazionale dalla Difesa dopo una verifica delle disponibilità da parte del Comando operativo di vertice interforze.
Omceo Roma: solo casi importati nella Capitale
"Qui a Roma abbiamo fatto delle riunioni per prepararci a situazioni come quelle che si stanno verificando. La cosa molto importante da ribadire è che tutti i casi di Roma riguardano persone che hanno avuto contatti con le zone rosse, quindi con le aree dove ci sono i focolai. Al momento a Roma non ci sono casi autoctoni, ma solo importati". Così il presidente dell'Ordine dei Medici di Roma, Antonio Magi, intervenuto oggi ai microfoni di Radio Cusano Campus. "A cosa servono le strutture da campo messe in piedi fuori dagli ospedali romani? Per fare il triage - ha risposto Magi - per evitare che le persone infette vengano in contatto con il pronto soccorso e si vada a verificare una situazione simile a quella vista a Codogno. Devo dire che i cittadini stanno agendo rispettando le raccomandazioni che abbiamo dato, non recandosi in autonomia nei Pronto soccorso ma chiamando il proprio medico di base, che è già allertato sul protocollo da seguire". In questo momento, ha sottolineato il presidente dell'Omceo Roma, la problematica del Coronavirus è legata al fatto che "i soggetti colpiti hanno spesso bisogno di una terapia intensiva per essere curati. Ma a Roma abbiamo posti letto e in questa fase non siamo in emergenza, si prosegue con tutte le attività mediche programmate, così come accade normalmente", ha concluso Magi.
Il poliziotto di Roma, risultato positivo al test, ha la polmonite ed è in terapia con antivirali. Non è grave e si trova in reparto. Positiva al test del coronavirus anche la famiglia del poliziotto ricoverato allo Spallanzani. “Il nucleo familiare, composto dalla moglie, due figli ed una cognata, positivi al test, è sottoposto a sorveglianza sanitaria domiciliare da parte della asl competente” si specifica nel bollettino di oggi dello Spallanzani. A seguito di ciò, in via precauzionale ed in attesa del completamento dell'indagine epidemiologica, sono state sospese le attività didattiche del Liceo Pascal di Pomezia, frequentato da uno dei figli, e le lezioni del Corso di Laurea in Informatica della Università Sapienza di Roma, canale AI, frequentato dall'altro figlio.
Nessun commento:
Posta un commento