L’ultimo bollettino della Protezione civile parla di oltre duemila contagiati in più nella giornata di ieri e 196 nuovi morti (che portano il totale di decessi a 827). I contagiati attivi sono 10.590, i guariti 1.045 (+41 ieri). In terapia intensiva ci sono oggi più di mille persone (1.028). Tra i malati in più conteggiati ieri circa 600 sono pazienti della Lombardia di cui martedì non erano disponibili i dati.
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Per la prima volta dall’inizio dell’emergenza a Codogno non si sono registrati nuovi contagi. Il paziente numero 1, cioè Mattia, 38 anni, uscito lunedì dalla terapia intensiva, ieri ha parlato.
L’ospedale Spallanzani di Roma ha dimesso finora 295 pazienti: «Sono le persone che hanno superato la fase clinica e che sono negativi per la ricerca dell’acido nucleico del nuovo coronavirus». In questo momento nella struttura sono ricoverati 88 pazienti, i Covid19 positivi sono 73, dei quali 13 hanno bisogno di supporto respiratorio.
Da dicembre sono stati registrati 119.711 casi d’infezione da Coronavirus in 110 paesi del mondo. Le morti sono state 4.351. Sono i calcoli dell’Afp sulla base di fonti ufficiali. La Cina (senza Hong Kong e Macao) conta 80.778 casi, tra cui 3.158 morti e 61.475 persone guarite. I paesi più colpiti dopo la Cina sono l’Italia, l’Iran, la Corea del Sud e la Francia.
L’Organizzazione mondiale della sanità ha dichiarato che «l’attuale situazione può essere caratterizzata come pandemia». Il direttore Tedros Adhanom Ghebreyesus ha spiegato che «non si è mai vista una pandemia scatenata da un coronavirus, non si è mai vista una pandemia che può essere controllata allo stesso tempo».
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