C’è anche l’avvocato Pieremilio Sammarco fra i candidati ai vertici dell’Auditorium Parco della Musica di Roma. Il legale ex difensore di Cesare Previti e, soprattutto, ex datore di lavoro della sindaca Virginia Raggi ai tempi del suo tirocinio per l’accesso alla professione forense, ha partecipato alla manifestazione d’interesse per il rinnovo dei vertici della Fondazione Musica per Roma, probabilmente la più importante istituzione culturale capitolina dopo il Teatro dell’Opera. Gli attuali dirigenti, nominati dall’ex sindaco Ignazio Marino nel 2015, sono infatti in uscita. L’addio dell’attuale amministratore delegato José Ramón Dosal Noriega è ormai noto dalla chiusura del Roma Film Fest, mentre il 31 ottobre è formalmente scaduto il mandato del consiglio d’amministrazione presieduto da Aurelio Regina e che vede al suo interno l’imprenditrice di moda Lavinia Biagiotti Cigna, l’editrice Azzurra Caltagirone e il manager Nicola Maccanico.
La Fondazione è partecipata dal Comune di Roma, dalla Regione Lazio e dalla Camera di Commercio ma, come per il Teatro dell’Opera, è il sindaco che fa le nomine. Oltre ai membri del cda, Raggi vorrebbe nominare anche un direttore generale. Il bando per il nuovo consiglio d’amministrazione si è chiuso il 15 ottobre scorso, ma le candidature sono ancora al vaglio, motivo per il quale servirà una proroga tecnica che formalmente potrebbe allungare il mandato degli attuali vertici fino al 31 dicembre, ma che potrebbe essere interrotta in qualsiasi momento. La sindaca vuole prendere la decisione autonomamente, ovviamente coinvolgendo anche l’attuale assessore alla Cultura (e vicesindaco) Luca Bergamo, ma con il giusto peso. Politicamente, infatti, si tratta di nomine molto delicate. Il voto umbro e lo sciopero generale del 25 ottobre hanno incrinato non poco i rapporti fra il M5s e il Pd romani, al di là di qualsiasi tipo di ragionamento nazionale. E allo stato attuale, si parla fortemente di un possibile ingresso del Mibac a trazione franceschiniana nella Fondazione Musica per Roma, in una sorta di “scambio” con il Comune che acquisirebbe delle quote del museo Maxxi, eventualità per ora smentita dal vicesindaco Bergamo.
In questo contesto, un possibile incarico all’avvocato Sammarco in Campidoglio non è da considerarsi fantascienza. Certo, fra giunta e assemblea capitolina c’è anche chi storce il naso. Ma se era improbabile affidargli il management di Ama – il legale si era candidato anche ai vertici della società dei rifiuti per succedere a Lorenzo Bagnacani – il nuovo scenario induce a pensare che la prima cittadina si stia preparando alla probabile ricandidatura a Palazzo Senatorio, posizionando le sue persone di fiducia nei posti più strategici: il rimpasto “politico” operato dopo l’estate, l’arrivo di Max Bugani a capo del suo staff e la nomina di Stefano Zaghis a capo dell’Ama ne sono i principali indizi. “Virginia
Raggi sta man mano ribaltando con i fatti la narrazione negativa che l’aveva accompagnata nella prima parte del suo mandato, ha la fiducia dei romani”, affermano convinti, parlando con ilfattoquotidiano.it, alcuni dei suoi fedelissimi in Campidoglio.
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