sabato 23 novembre 2019

Concerto di Capodanno 2020 dalla Fenice. Programma bislacco, prezzi altissimi, esagerati

"Il Concerto di Capodanno della Fenice come da tradizione propone un programma musicale in due parti: una prima esclusivamente orchestrale e una seconda parte dedicata al melodramma, con una carrellata di arie, duetti e passi corali interpretati da solisti di assoluto prestigio e dal Coro del Teatro La Fenice. Ogni anno il Concerto si chiude con due pagine celeberrime di Giuseppe Verdi, capisaldi del patrimonio musicale italiano: il Coro «Va’ pensiero sull’ali dorate» da Nabucco e il festoso brindisi «Libiam ne’ lieti calici» dalla Traviata"
Questo si legge sui sito del teatro La Fenice dove, finalmente, quasi a ridosso del concerto, si viene a conoscere il programma del prossimo Concerto di Capodanno, diretto, come l'anno scorso, da Chung. Ortombina ormai non si sforza neanche più di cambiare direttore ogni anno.

Dichiara nel comunicato che i due pezzi con cui il programma si chiude, da quindici anni a questa parte saranno  Va pensiero ed il Brindisi da Traviata, e poi, invece - la novità l'ha introdotta già l'anno scorso - ci infila Turandot  (O padre augusto), tanto per dimostrare che lui è padrone di  cambiare ciò che hanno fatto i suoi collaboratori di un tempo, come fummo noi per oltre dieci anni, che stabilimmo, d'accordo con i vertici del teatro ( forse non convinti della nostra scelta, vincente, come viene da pensare oggi) che ogni anno i due celebri brani verdiani avrebbero uno dopo l'altro concluso il Concerto.
Potremmo esaminare uno per uno i brani del programma per dimostrare, invece, la scarsa fantasia dell'attuale sovrintendete/direttore artistico e  l'inopportuna presenza di alcuni di essi, a cominciare dalla suite di Amarcord di Nino Rota - se proprio si voleva omaggiare Rota, meglio sarebbe stato prendere  qualche ballabile dal Gattopardo; se invece l'omaggio è rivolto a Fellini, allora forse c'era anche qualcosa di più idoneo. Verdi e e Puccini sono gli  autori presenti; perchè non anche Rossini, Bellini, Donizetti - per citare i più grandi italiani. Ma questa tendenza era presente anche nelle ultime edizioni del concerto firmate da Ortombina.

 Ortombina che non voleva capirlo un tempo, continua a non capire che il Concerto di Capodanno cade in un giorno di festa, e la festa deve rispecchiarsi in qualche brano del programma. Lui no. E, infatti, anno dopo anno il pubblico televisivo del Concerto è andato sempre scemando, anche vistosamente.
Ciò che invece non solo non è andato mai scemando ma è cresciuto a dismisura è il costo dei biglietti del concerto in teatro,  al punto che ci  sembra davvero spropositato.
 Mentre farà sicuramente contento qualche nostro collega che valuta l'importanza del concerto dal costo dei biglietti; nel nostro caso, Valerio Cappelli del Corriere facendo il paragone fra il concerto 'viennese' e quello 'veneziano', declassava senza pietà il Capodanno tv italiano, schierandosi apertamente con quei  quattro poveri snob che spingono ancora oggi per il 'ritorno a Vienna'.

 Sul sito del teatro, entrando nella biglietteria  elettronica, si apprende che il costo dei biglietti va - udite udite - dai 530,00 addirittura fino agli 870,00 Euro. Negli anni in cui abbiamo collaborato a quel concerto , se non ricordiamo male, i prezzi variavano fra 300,00 e 500,00 Euro; e forse  500,00 Euro li toccavano solo pochissimi posti privilegiati.


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