sabato 23 novembre 2019

Un professore del piacentino, idiota e con simpatie fascistoidi e razziste, minaccia i suoi allievi che eventualmente osassero partecipare alle manifestazioni delle 'sardine'. Fioramonti lo sospenda immediatamente

“Se becco qualcuno di voi, da martedì cambiate aria, nelle mie materie renderò la vostra vita un inferno, vedrete il 6 col binocolo e passerete la prossima estate sui libri. Di idioti in classe non ne voglio", è il post dal tono minatorio che Giancarlo Talamini Bisi, professore di Italiano e Latino in una scuola del Piacentino, ha dedicato apertamente a tutti gli alunni che intendono manifestare con le "sardine" a Fiorenzuola. Parole che hanno scatenato il putiferio in Rete: il prof si è cancellato da Facebook, ma il suo post è ovunque, tanto da far scendere in campo anche il ministro dell'Istruzione, Lorenzo Fioramonti: "Valutiamo la sospensione".
Il professore aveva condiviso l'evento organizzato dalle sardine, con tanto  di commento: "Io sarò presente. Cari studenti, se becco qualcuno di voi da martedì cambiate aria, nelle mie materie renderò la vostra vita un inferno, passerete la prossima estate sui libri". L'esimio docente, tra l'altro si dichiara apertamente razzista invitando chiunque si imbatta nei suoi post a visitare il suo sito (oscurato anche quello). Si leggono commenti di questo tipo: "A me la retorica nazionalista di Salvini, Meloni e pure Casa Pound piace"; oppure "sì, sono razzista e me ne vanto", e via di lì fino alle minacce nei confronti dei simpatizzanti delle sardine. Parole che hanno chiamato in campo il ministro dell'Istruzione:  " A tutela dei diritti degli studenti - scrive Fioramonti su Facebook -  e della stessa scuola ho attivato gli uffici del MIUR per verificare i fatti e procedere con provvedimento immediato alla sospensione".
E ancora: "Educare al rispetto dei principi della Costituzione è uno dei fondamenti dell’istituzione scolastica, tra questi vi sono certamente il diritto a manifestare liberamente il proprio pensiero ed a partecipare alla vita pubblica secondo i modi garantiti dalla Costituzione stessa". 

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